Il riscatto di Stephan El Shaarawy. Due gol pesanti, contro Milan e Juve, consentono al Faraone di meritare la conferma da titolare, in una stagione nella quale è partito spesso dalla panchina. Ma l’ex milanista si è fatto trovare pronto ed è riuscito a dare il suo contributo. Sei reti al suo attivo solo in campionato e la capacità di incidere anche partendo dalla panchina. Sabato contro il Chievo rientrano Strootman e Dzeko. Il primo ha scontato la squalifica e prenderà il posto di Paredes, il secondo ha lavorato anche il giorno di riposo per farsi trovare pronto. Oggi tornerà ad allenarsi con i compagni e sabato a Verona sarà al centro dell’attacco. Dovrà uscire un attaccante e il maggiore indiziato è Perotti, El Shaarawy dopo le ultime prestazioni è in vantaggio.
RISCATTO IN GIALLOROSSO – Stephan in un anno e mezzo alla Roma si è preso la sua rivincita, dopo essere stato liquidato dal Milan. In giallorosso è tornato a sentirsi un giocatore importante, anche dopo la difficile e breve esperienza al Monaco. E’ rientrato nel giro della Nazionale e anche senza giocare sempre da titolare ha lasciato il segno: sessanta presenze e diciotto gol. Contro il Milan ha segnato due volte in due partite giocate a San Siro. Ma da ex non ha mai esultato. Anche grazie ai suoi gol la Roma è riuscita a riscattare subito la delusione del derby perso e ha la possibilità di fare un ottimo finale di campionato. A Stephan non fa piacere andare in panchina, ma non ha mai mollato in allenamento. Nella scorsa stagione appena arrivato ha giocato di più, ma poi con il recupero del modulo che prevede il centravanti tradizionale (Dzeko), Spalletti ha smontato il tridente leggero che aveva brillato nel girone di ritorno del passato campionato e il Faraone e Perotti si sono alternati in panchina. Arrivare secondi sarebbe un ottimo risultato, che aiuterebbe a dimenticare le delusioni nelle Coppe. El Shaarawy ha interpretato bene la partita contro la Juve, ha aiutato la squadra anche in fase di non possesso palla, come gli aveva chiesto Spalletti. L’ex milanista è convinto che non si potesse fare di più, avendo davanti una Juve che da sei stagioni domina il calcio italiano e lo ha dimostrato anche ieri sera, vincendo la Coppa Italia all’Olimpico contro la Lazio.
TUTTI IN PIEDI PER TOTTI – Quella di sabato sarà l’ultima trasferta per il capitano, che si appresta a concludere la sua esperienza da calciatore con la Roma. Sull’addio al calcio Francesco non si è ancora pronunciato e non esclude di poter prendere in considerazione un’eventuale offerta proveniente dall’estero. Il capitano sta valutando tutto. La moglie è disposta a seguirlo all’estero con tutta la famiglia. Ma solo negli Stati Uniti o in Europa. Finora Totti non ha avuto nessun contatto con club americani. Presto deciderà anche sul suo futuro da dirigente, che lui vorrebbe al seguito della prima squadra. Mentre proseguono i preparativi per la partita di addio del 28 maggio (ma Francesco organizzerà una sua festa in un secondo momento), sabato a Verona riceverà un riconoscimento alla carriera da parte del Chievo.