Sui propri idoli da bambino…
“Il mio primo idolo fu Ronaldinho quando giocava per il Barcellona. Mi ricordo che, guardando i suoi video, amavo le sue qualità e provavo sempre a imparare qualcosa e fare pratica a casa. Il mio più grande idolo però era Kaka, sia come persona che come calciatore. Quando ero piccolo ero solito paragonarmi sempre a lui per la mia abilità a dribblare e velocità. Sono stato fortunato a giocare insieme a lui al Milan. Come persona era come me lo aspettavo: buono e umile”.
Sul suo arrivo alla Roma e le sue prestazioni… “Ho cominciato a parlare sul campo appena arrivato. Questa è stata la cosa più importante perché quando sono arrivato alla Roma venivo da sei mesi non positivi al Monaco e ho provato a cambiare la situazione molto velocemente segnando qualche gol e fornendo buone prestazioni. Ora sono tornato al mio meglio sia fisicamente che psicologicamente. Roma è una delle città più belle al mondo. Ho avuto sensazioni positive nell’essere parte della squadra sin dall’inizio, specie perché conoscevo già alcuni di essi. Sono stato capace di integrarmi facilmente con tutti i ragazzi che lavorano a Trigoria”.
Sulla sua collezione di maglie da calcio… “Ho così tante magliette che ne ho un muro pieno a casa. La foto è sui social media. Le maglie sono dei migliori calciatori che affrontato nella mia carriera: Neymar, Messi, Totti e Kaka. Custodisco come un tesoro le maglie perché appartengono ai calciatori che hanno fatto la storia”.
Il suo debutto in Champions League… “È la competizione più importante insieme alla Coppa del Mondo. Penso che ogni calciatore sogni di giocarci. Un’esperienza speciale, quelle notti, perché tutto il mondo ti sta guardando. Ecco perché è così magnifico andare lontano, vincere una gara o addirittura vincere il girone come abbiamo fatto questa stagione. Sono cose che ti rimangono per il resto della partita. Il mio debutto è stato contro l’Arsenal. Avevo 19 anni e fu una sensazione splendida, anche se perdemmo 3-0. Poi vincemmo 4-0 in casa, un momento speciale. Ascoltare l’inno della Champions League sul campo per la prima volta è un qualcosa di indimenticabile”.
Sulla gara contro il Barcellona… “Sappiamo che sarà molto dura giocare contro il Barcellona al Camp Nou, ma non abbiamo nulla da perdere. Dobbiamo provare a mostrare il nostro gioco, lavorare duro e capitalizzare ogni occasione che avremo. Dobbiamo tenere in considerazione che si giocherà sui 180′. Dovremmo cercare di ottenere un buon risultato, ricordandoci che abbiamo la gara di ritorno in casa”.
La Roma può fermare Messi? “È il migliore di tutti al momento, non solo del Barcellona, ma di tutto il mondo. Ogni volta che ha il pallone tra i piedi può accadere qualcosa. Ecco il perché dovremo provare e limitare la propria influenza sul gioco il più possibile”.