Stagione dal punto di vista personale?
“Credo di essere cresciuto molto da quando sono arrivato a Roma, sono stati tre anni in crescendo, ho acquisito sempre più maturità a livello calcistico e soprattutto mentale. Lo dico sempre, credo di averla trovata a pieno, ho trovato maggiore continuità, è la cosa che mi mancava. Dal punto di vista personale è stata una stagione abbastanza positiva. Le mie caratteristiche sono sempre state quelle della generosità e della finalizzazione. Ho sempre alternato abbastanza bene entrambe le fasi, quest’anno le ho raggiunte con maggiore continuità e concretezza, sicuramente è stato un anno importante, dove mi sono sentito un protagonista all’interno del gruppo. Quest’anno ho avuto due mister che chiedevano molto lavoro agli esterni, ho sempre fatto la doppia fase ma quest’anno mi è stata richiesta con maggiore continuità e penso di averla data. Ho trovato più lucidità sotto porta e difensivamente”.
Stagione collettiva? “È stata una stagione veramente complicata, anche negativa perché da quando sono arrivato il livello di squadra è stato sempre quello più difficile. E’ cambiato allenatore, qualcosa a livello societario e nell’ambiente. All’inizio abbiamo fatto anche delle buone partite concretizzando poco, a livello difensivo abbiamo lasciato qualcosa, abbiamo lasciato tanti punti contro le piccole e questo ha fatto la differenza. Dovevamo essere più concreti sotto porta e attenti dietro. Potevamo dare qualcosa in più. Le aspettative erano diverse, potenzialmente questa è da prime posizione e sicuramente abbiamo lasciato tanto per strada. Non solo in campionato, ma anche in Coppa Italia poteva essere migliore il percorso, come in Champions. E’ stata una stagione negativa però da qua dobbiamo ripartire, mettere un punto e cercare di proiettarci subito alla prossima per fare meglio. Siamo sempre stati in Champions e l’obiettivo della Roma è di arrivare sempre a giocare in competizione importanti e fare bene lì”.
Una partita che vorresti rigiocare? “Se devo essere sincere c’è una partita che vorrei rigiocare ed è quella contro il Porto. Avrei voluto dare il mio contributo per cercare di vincere, non è stato così purtroppo”.
Gol più bello? “Ne scelgo due, contro la Sampdoria, il primo, e quello contro l’Inter a San Siro”.
Su De Rossi? “Ho sempre detto, un vero capitano, un vero leader, che ha sempre dato anima e corpo per questa maglia e città. Anche nelle ultime settimane si è sempre allenato a mille. Un grande esempio per tutti, è un esempio di romanismo e credo che sia un giocatore che mancherà a tutti”.
FONTE: Roma TV