Un sorpasso di troppo porta a processo il Faraone. È finito davanti al giudice monocratico l’esterno d’attacco della Roma, Stephan El Shaarawy: lesioni personali stradali, l’accusa. Era il 25 settembre 2016, quando la sua Audi si è scontrata con una Panda che, in via Pontina, andava in senso opposto. Per il conducente dell’altra vettura poteva andare peggio, ma i 70 giorni di prognosi lo hanno portato a presentare una denuncia. E adesso il calciatore è “rimandato” a settembre. Per evitare la condanna, dovrà fare lezioni di calcio a bambini con disabilità.
Ieri la vicenda giudiziaria ha avuto un primo esito: il giocatore giallorosso, classe ‘92, da anni nel giro della nazionale, per i prossimi cinque mesi sarà un “volontario” presso l’accademia di viale Giotto “Calcio Integrato”. La messa alla prova, così viene definita la sospensione del procedimento ordinata ieri dal giudice monocratico, prevede che l’attaccante presti i suoi servizi e le sue conoscenze in ambito di assistenza presso la scuola calcio per bambini affetti da disabilità. La decisione del magistrato è stata sollecitata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Gianluca Tognozzi, che aveva richiesto, visto il completo risarcimento del danno alla parte offesa e l’ammissione di responsabilità dell’imputato, una misura rientrante nelle competenze del giocatore. A settembre, El Shaarawy dovrà ripresentarsi in aula dopo avere alternato allenamenti e big match al volontoriato. (…)
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FONTE: Il Messaggero.it – E. Lupino