Che è successo oggi?
“Sicuramente è una sconfitta che non ci voleva in questo punto del campionato dove potevamo mantere i 4 punti dalla Juventus. Una sconfitta che ci penalizza parecchio. Nel primo tempo abbiamo creato tanto, ma concretizzato poco. Quando fai tante occasioni, ma un solo gol, nel secondo tempo può cambiare la partita. Questa differenza tra pimo e secondo tempo ci ha penalizzato”.
La Roma vince solo quando gioca bene. Questa la differenza tra voi e la Juventus? “Noi manchiamo in qualcosa quando abbassiamo la qualità. La Juventus ha dimostrato di essere superiore per mentalità. È una cosa che dobbiamo migliorare perché a volte, come successo in Europa League, ci è successo questo”.
Scontro diretto con la Juve? “Abbiamo tre gare importantissime contro Lazio, Juve e Milan dove dobbiamo cercare di ridurre la distanza. 7 punti sono tanti, ma il campionato è lungo e dobbiamo ripartire dalla prossima partita contro il Pescara”
Fossi stato tu il capitano della Roma cosa avresti detto ai tifosi che hanno lanciato i fumogeni in campo? “Sicuramente avrei fatto come De Rossi. Lui è andato dai tifosi per invitarli alla calma e penso che la cosa sia finita lì. Lo avremmo fatto tutti. Non abbiamo visto quello che è accaduto fuori”.
Quanto sei cambiato durante questi anni? “Credo che sia stata la cosa più importante avere la testa ed essere concentrato sul proprio obiettivo. La mia famiglia, nella figura di mio padre, mi ha sempre seguito. Son cambiato mentalmente con esperienze brutte come gli infortuni al Milan. Adesso sono in una realtà importante come quella della Roma, ho ancora tanto da lavorare, ho ancora una carriera d’avanti e cercherò d’impegnarmi così come ho fatto fino adesso”.
Periodo milanese “È stata una bella esperienza e difficile allo stesso tempo. Mi son ritrovato a essere il capocannoniere della Serie A a soli 20 anni. Poi son stato fuori prima 6 mesi, poi altri 4 mesi e questo mi ha condizionato moltissimo. Ho provato l’esperienza di Monaco e non è andata benissimo. A Roma ho trovato subito la fiducia dell’ambiente e questo mi ha fatto molto bene”.
Come mai questi cedimenti di tensione? Vi parlate negli spogliatoi? “Quando c’è un po’ più da battagliare manchiamo in qualcosa. Quando si aprono gli spazi o abbiamo in mano il gioco siamo avvantaggiati. Nel secondo tempo ci siamo abbassati, ripeto, va dato merito anche a loro. Sulla carta siamo superiori all’Atalanta, ma ci sono state situazioni in cui manchiamo di mentalità”.
Non titolare perché? “Devo dire che quest’anno in attacco stiamo tutti bene. Ci sono giocatori di qualità come Dzkeo, Salah, Perotti. Il mister è normale che debba fare le sue scelte. Io quando son stato chiamato in causa ho risposto. Penso di poter recriminare poco e aspetto le occasioni future che mi darà il mister”.