“All’inizio è stato difficile per entrambi ma abbiamo gestito bene le situazioni avverse e tutto è andato bene. Per andare ad allenarci abbiamo dovuto fare l’autostop e prendere due autobus, un modo difficile per cominciare. Il sogno di giocare viene in età infantile”.
Sul futuro Emerson non ha dubbi, almeno per il momento non vuole tornare in Brasile… “Spero di fare la mia carriera in Europa e se un giorno dovrò fare ritorno in Brasile spero che sia tra molti anni. Sono un giocatore combattivo, amo aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi e fornire assist ai compagni. Voglio migliorare ogni giorno”.