Manca davvero poco alla fumata bianca tra la Roma e il Chelsea per il passaggio di Emerson Palmieri alla corte di Antonio Conte. Ieri è stata un’altra giornata di trattative tra le due società, che stanno lavorando per superare una differenza che non è incolmabile: la Roma chiede 25 compresi i bonus mentre il Chelsea è fermo a 20, soprattutto perché c’è la volontà del calciatore di trasferirsi in Inghilterra. I suoi agenti sono a Londra ormai da due giorni e hanno raggiunto un accordo con la dirigenza dei blues per un quadriennale da 2.5 milioni di euro, più bonus. Per quanto riguarda Edin Dzeko, invece, in casa giallorossa stanno riflettendo: da una parte la Roma non avrebbe intenzione di privarsi del suo centravanti a cuor leggero, dall’altra l’offerta del Chelsea (50 milioni di euro in coppia con Emerson, più il prestito di Batshuayi) ha fatto vacillare qualche certezza. Da questo punto di vista la gara di domani sera contro l’Inter può rappresentare uno spartiacque della stagione e indirizzare le strategie di mercato: in caso di risultato negativo, non avrebbe senso incassare molti soldi ora e indebolire la squadra, perché la mancata qualificazione alla prossima Champions azzererebbe il vantaggio economico di una doppia cessione a gennaio.
Di sicuro Monchi sta portando avanti delle trattative per non farsi trovare impreparato. Per quanto riguarda il sostituto di Emerson, infatti, vanno avanti i sondaggi per Darmian con il Manchester United mentre per giugno è stato prenotato Ante Coric, centrocampista classe 1997 della Dinamo Zagabria che costa 12 milioni di euro. Una certezza per il futuro e per il presente è Aleksandar Kolarov. Se la Roma potrà permettersi di privarsi a cuor leggero di Emerson è proprio grazie al suo straordinario rendimento. «Non avevo dubbi sulle mie qualità – le sue parole a Sky -, sono felice ma lo sarei stato di più se non avessimo perso quattro o cinque punti. L’Inter? Sarà una gara facile da preparare, andiamo a San Siro per vincere, magari con una doppietta di Nainggolan: è un ragazzo buonissimo che sa di aver sbagliato. Abbiamo fatto qualche passo falso, ma arriveremo tra le prime quattro».