Unai Emery ha già un accordo con la Roma. Ha trovato con Monchi un’intesa per un contratto triennale. E’ lui l’allenatore che la società giallorossa ha scelto, se Spalletti manterrà la sua posizione e lascerà la squadra dopo le ultime sei partite di campionato, nelle quali è in palio il secondo posto. Il tecnico toscano avrebbe già comunicato ad alcuni giocatori la sua decisione irremovibile. L’accordo raggiunto tra Monchi (con l’avallo di Baldini) ed Emery è subordinato alla possibilità che il tecnico spagnolo si liberi dal Paris Saint Germain. Ma l’allenatore ha lasciato capire che la sua esperienza parigina potrebbe volgere al termine. Il club francese è impegnato nel finale di campionato, dove si gioca il titolo con il Monaco. Emery è concentrato sulle prossime partite, preferisce affrontare il discorso sul suo futuro tra qualche settimana. Emery ha dato la sua disponibilità a Monchi, tra i due c’è un feeling consolidato negli anni dei successi a Siviglia. Il nuovo direttore sportivo ha avuto segnali da Parigi, Emery potrà liberarsi, addirittura anche se dovesse vincere il titolo. La Roma punta fortemente sullo spagnolo e Pallotta è disposto a fare un investimento importante, per un contratto triennale, superiore a quello attuale di Spalletti. Il presidente vuole un allenatore di primissima fascia per avere una Roma competitiva. E’ quanto ha spiegato a Baldini e Monchi nell’incontro di qualche settimana fa a Londra.
CANDIDATURA CONDIVISA – A Parigi la proprietà del club prepara grandi cambiamenti, che potrebbero non coinvolgere solo l’allenatore. I risultati finora non sono stati all’altezza delle attese e degli investimenti fatti. A fine stagione potrebbe esserci un gran ribaltone. Sulla panchina del Paris Saint Germain potrebbe finire Roberto Mancini, che ha avuto gli stessi segnali di Monchi sul cambio dell’allenatore. Emery è senza ombra di dubbio la prima scelta della Roma, il nome che metterebbe tutti d’accordo tra i dirigenti giallorossi. Perché oltre a Monchi e Baldini, il nome del tecnico dovrà essere condiviso anche dall’anima “romana” della società, formata da Baldissoni e Gandini. La strategia della Roma è chiara: ottenuto l’accordo con Emery, in assoluto la priorità (lo spagnolo era stato cercato dalla società giallorossa già negli anni passati, è stato in ballottaggio con Garcia tre stagioni fa), ma senza avere ancora l’assoluta certezza di averlo sulla panchina, i dirigenti giallorossi hanno sondato altri allenatori, chiedendo la loro disponibilità ad aspettare. Tra i “sondati” anche Sarri, che comunque non si libera dal Napoli, Gasperini, che ha detto chiaramente di non essere disposto a fare la seconda o terza scelta. Il nome di Mancini non mette tutti d’accordo, Montella resterà al Milan. E poi c’è Di Francesco, che ha fatto quasi tutto con la Fiorentina, ma aspetta di vedere cosa succede alla Roma. Un sondaggio è stato fatto anche con Blanc.
MONCHI A ROMA – Lo spagnolo arriverà nella Capitale la prossima settimana. Deve sistemare alcune situazioni amministrative in Spagna, prima di aprire una nuova pagina professionale. Il direttore sportivo ha idee ed entusiasmo, è convinto di poter fare un grande lavoro a Roma, meglio ancora se con un allenatore che conosce bene come Emery. Monchi è curioso di conoscere l’atmosfera del derby capitolino, vuole calarsi nella nuova realtà, deve sentire suo l’ambiente dove lavora. E sa che quello della Roma è molto passionale.