(ROMA TV) Meritavate di vincere.
“Abbiamo creato tanto, Skorupski è stato bravo, forse il migliore in campo. L’Empoli ha fatto bene in fase difensiva, non era facile. Peccato, no è stata la nostra miglior partita ma non abbiamo concretizzato. E’ una delle pochissime partite n cui non abbiamo segnato, ci brucia perché voleva. L’atteggiamento della squadra oggi,a differenza di altre trasferte, è stato giusto”.
Grande supporto dei tifosi in trasferta. “In casa ce li hanno tolti, ce li godiamo in trasfeta. Da parte loro lo spettacolo è stato degno della Roma. Il tifoso dve essere libero di tifare anche a casa propria, sempre nei limiti della correttezza. Quando non lo fa va punito, ma farlo in maniera preventiva non è giusto. Succede solo da noi e non va bene”.
Qual è la differenza tra voi e la Juve? “La possiamo riassumere guardando le partite di Cagliari ed Empoli, due partite che non abbiamo vinto ma avremmo dovuto vincere in maniera netta. Oggi la Roma ha fatto la prestazione, ma ci sono anche episodi. La partita di Cagliari non mi va giù, oggi non posso dire niente ai compagni. Skorupski ha fatto miracoli, ne bastava uno in meno e la classifica sarebbe stata diversa”.
E’ fondamentale l’attenzione mentale? “Dietro c’era il rischio di soffrire e non l’abbiamo fatto tranne che in un’occasione anche rocambolesca. Queste sono partite che sai di dover vincere, un po’ di nervosismo c’era ma niente di eccessivo. Il campo non era il massimo, questo ha un po’ innervosito noi e loro”.
(PREMIUM) Difficile rimproverarvi qualcosa. Ma queste partite fanno la differenza? “Si, finora sono queste partite che fanno la differenza, numericamente parlando. Ma le partite vanno analizzate. Male a Cagliari perché non abbiamo difeso. Ma da quella gara ad oggi ci sono stati dei passi in avanti, soprattutto nell’atteggiamento. Non so sia sufficiente per arrivare davanti alla Juventus, ma almeno per tentarci”.
Ci saranno altri traguardi da raggiungere oltre i 15 anni con la Roma? “Spero di si. Di altre cose non ne so nulla. La Juventus ha una forza economica importante e può comprare giovani fortissimi. Dell’interessamento della Juventus su di me non so nulla”.
Atteggiamento della società? “La società deve avere un atteggiamento propositivo. Dopo tutti questi anni e per quello che ho guadagnato, l’ingaggio è l’ultimo dei problemi. Se la società vorrà rinnovarmi il contratto sarò pronto a trattare”.
Avete sfruttato poco gli esterni. “Abbiamo servito tante volte Emerson ed El Shaarawy, ma con qualche tocco in meno per velocizzare le azioni. Non è stata sicuramente la migliore prestazione, ma abbiamo creato tanto. Qui il portiere ha fatto il fenomeno. L’altro giorno parlavamo del fatto di far giocare contro una squadra giocatori mandati in prestito. In Inghilterra questo spesso non succede. Oggi invece Skorupski ci ha fatto male, ma bisogna andare avanti perché ci sono ancora tanti punti”.
Ma allora, se la società ha così tanti bravi giocatori, perché non gli si fa fare il salto dalla Primavera alla Prima Squadra? “Perché non è facile il passaggio. Anche Florenzi è andato prima al Crotone. Alla Roma c’è una grande rosa e tante pressioni. Quando una squadra è così forte è difficile per i giovani imporsi subito in pianta stabile. Ben vengano questi prestiti per far crescere i Politano, i Mazzitelli e altri giovani, che in futuro potranno fare bene”.
(SKY) 15 anni fa l’esordio con la Roma, sempre all’inseguimento:
“Noi ogni tanto ci fermiamo. Quest’anno il campionato è ancora lungo, davanti abbiamo una squadra fortissima, ma oggi non mi sento di rimproverare troppo la squadra. Non era facile, Skorupski ha fatto il fenomeno. A volte bisogna accettare il risultato”.
Avete creato tanto, pensavate che la partita fosse più facile? “Forse non è una disamina sbagliata, inizialmente sembrava alla nostra portata arrivare a tirare in porta. Forse abbiamo immaginato che non avesse continuato a parare così, ma non possiamo fare affidamento su questo. Loro in fase difensiva sono organizzatissimi, se avessimo sbloccato la partita sarebbe cambiata. Dobbiamo accettare il risultato, possiamo fare meglio. A volte bisogna dire bravo all’avversario, in questo caso al nostro ex compagno”.
L’anno scorso di questi tempi stava nascendo qualche dubbio su De Rossi. Dal ritorno di Spalletti i dubbi sono stati fugati. Eri preoccupato?“Posso solo ringraziare Garcia, ci ha preso in un momento molto triste. L’anno scorso abbiamo fatto tutti male nei primi 6 mesi. Lo vedevo che giocavo meno bene, ho avuto qualche infortunio. L’esperienza con Conte all’Europeo è stata un’esperienza forte. Mi ha fatto tornare a credere di poter fare il calciatore in una certa maniera, che ero ancora in grado di tenere ritmi bestiali. Non che gli altri mi dicessero di non allenarmi, ma ho avuto una controprova. Ho iniziato quest’anno con quell’espulsione, ma ora sta andando bene”.
Conte e l’esperienza all’Europeo. Emozione che non finisce mai? “Il calcio di questi gruppi ne ha creati diversi, non siamo gli unici. Rimane grande affetto e il piacere di aver vissuto con questi personaggi, di un grande calibro. Conte persona leale e pulita come pochi. Rimane una delusione pesante, anche nel fatto di non aver giocato l’ultima partita. Se non si fosse creata quella cosa anche io avrei lasciato la Nazionale, mi sono sentito in dovere di portare avanti la nostra Nazionale”.