Jim Pallotta vuole vederci chiaro. La Roma non solo sta attraversando un periodo di difficoltà, ma è vittima di una profonda involuzione: il presidente aveva dato piena fiducia a Monchi, che ha preso le redini del club ad aprile, ha ingaggiato a giugno Di Francesco e costruito in estate una rosa adatta alle ambizioni della società (qualificazione alla prossima Champions). A metà stagione, però, i giallorossi sono quinti, a 12 punti dalla vetta e rischiano di entrare in un tunnel senza uscita. Insomma, sempre il solito film per Pallotta che ha preferito trincerarsi dietro un assordante silenzio, non commentando alcuni episodi che hanno caratterizzato l’ultimo mese e mezzo. Dallo schiaffo di De Rossi a Lapadula in Genoa-Roma, al video scandalo di Nainggolan a Capodanno, il presidente ha sempre lasciato ampio margine dimanovra alla dirigenza. Ora, però, Jim vuole vederci chiaro: Monchi, Baldissoni e Zecca (fedelissimo di Pallotta, presente sia all’Olimpico sabato che a San Siro ieri per la Supercoppa Primavera), si riuniranno oggi a Trigoria per cercare motivi e soluzioni di quanto accaduto nelle ultime sei settimane. Poi relazioneranno tutto Pallotta che dovrebbe essere a Londra l’11 gennaio insieme con il consulente Franco Baldini per la partita tra Boston Celtics e Philadelphia 76ers di regular season. Dal vertice in Inghilerra, per il momento, è escluso Di Francesco.
MINIMA DISPONIBILITÀ – Monchi, per arginare la situazione, vorrebbe operare sul mercato, ma le finanze della Roma non gli permetteranno piena libertà: «Prima di tutto bisogna avere soldi e una situazione economica positiva. Negli ultimi 15-16 anni sono cambiati 250 giocatori, non so quanti allenatori o ds, dg o presidenti. Non credo ci sia un problema di persone, ma di mentalità». Questo significa che gli acquisti per aggiustare l’organico, saranno legati alle cessioni: Bruno Peres potrebbe finire al Benfica per 9 milioni («Sono felice a Roma, voglio restare», ha detto il brasiliano, chiamato pure dal Galatasary); Strootman, muovendo i suoi agenti, vorrebbe andare via, ma il club non è intenzionato a cederlo, a meno che non riesca ad avere subito Barella. Ci sono il 25% di possibilità che Nainggolan lasci la Capitale già a gennaio e non è esclusa nemmeno la cessione di Emerson. In entrata, i soliti rumors: Badelj e Castro per il centrocampo e Juanfran per la difesa. La squadra, come da contratto, sarà in ferie per una settimana e su Instagram sono apparsi i primi post tra Dubai, Maldive, Brasile e Stati Uniti, mal digeriti dai tifosi.