Apparentemente rinfrancato. Come se avesse ricevuto delle ulteriori rassicurazioni da Monchi, rientrato a Trigoria dopo il summit con Pallotta a Boston. Oggi c’è la Juventus («Ha dimostrato di essere la più forte di tutti: si è rinforzata, ha acquisito negli anni una grande mentalità. Il fatto che la famiglia Agnelli sia a capo di questa società da una vita dà molta continuità e anche il fatto di avere uno stadio di proprietà non va trascurato») ma Di Francesco pensa già a gennaio: «Nel mercato non possiamo non muoverci anche perché ci sono dei problemi fisici attorno ad alcuni giocatori». Il riferimento, nemmeno troppo velato, è alle condizioni di De Rossi (e Perotti). Tradotto: Eusebio vuole un centrocampista. Non sarà Sanogo che ha preferito i soldi (2,5 milioni dall’Al Ittihad) alla chance in serie A. Poco male.
LA STOCCATA – Prima di parlare del match, Eusebio deve parare i colpi quando gli viene chiesto delle dichiarazioni di Pallotta: «La sua richiesta è per tutti, a partire dagli addetti stampa. Dobbiamo fare di più e anche io devo farlo per tenermi stretto questa squadra. Tutte le mattine mi sento in discussione. Possiamo fare meglio, la Champions non è tanto distante». Fa una breve pausa. Poi, quando riprende a parlare, lancia una stilettata a Spalletti che non perde mai occasione per ricordare i punti recuperati sulla Roma rispetto alla passata stagione: «Tante squadre hanno fatto investimenti e non sono neanche agli ottavi, la Roma in passato non ha superato neanche il preliminare, ci sono dati che restano…». Riguardo alle parole di De Rossi – sugli addii difficili da assimilare – non si nasconde: «Daniele ne ha parlato perché la situazione si è appianata. Lasciamo il passato dietro, è un errore che è stato fatto perché l’ha detto il capitano. Inconsciamente si sono pagate situazioni del genere».
IL DIVARIO – L’importante sarà non pagare dazio questa sera. Degli infortunati, soltanto Dzeko siederà in panchina mentre «Perotti e Pastore stanno meglio ma non per giocare dall’inizio. Florenzi può giocare alto ma Under non sta benissimo». In attacco, quindi, ballottaggio tra il turco e Kluivert, con Schick terminale offensivo. Non troppo tempo fa Juventus-Roma era uno scontro al vertice. Ora è una gara tra la prima e la settima in classifica, separate da un solco di 22 punti. I bianconeri sono quotati vincenti dalle agenzie sportive a 1,45, quanto l’Inter con il Chievo: «La Juventus non mi meraviglia che sia lassù, siamo mancati noi buttando punti e partite – ammette il tecnico – Quindi è più demerito nostro che merito di una squadra che ha grande potenzialità. Cristiano Ronaldo? È il pericolo numero uno ma io prendo come esempio Mandzukic che a volte fa addirittura il terzo centrale. È una questione di mentalità…Allegri ha giocatori di grande profilo e preparati. Noi potevamo e possiamo fare di più». A partire da questa sera: «Dobbiamo cancellare tutte le situazioni negative che aleggiano intorno». Più una speranza che una certezza.