Al Napoli è legato un ricordo indelebile da giocatore. Il primo gol con la maglia della Roma in campionato, infatti, Di Francesco lo segnò proprio agli azzurri, nel 6-2 del 5 ottobre del 1997. Oggi, 20 anni dopo, li ritrova da allenatore. Inutile girarci intorno, la gara di questa sera potrebbe dire molto sul proseguo del torneo. Soprattutto in chiave giallorossa. Eusebio ne è consapevole e non si nasconde: «E’ una partita molto importante, al di là del risultato. E’ una sfida che può dare l’input a una delle due squadre per essere più convinta del percorso in campionato. Riparliamone dopo la gara». C’è chi l’ha dipinta come la sfida tra lui e Sarri («Maurizio sta facendo un lavoro eccellente, che non mi meraviglia perché l’ho visto lavorare»), altri come quella tra Mertens e Dzeko («Sono due giocatori che potrebbero giocare insieme, mi auguro che prevalga quello più alto»). Di Francesco preferisce spostare la discussione sulla difesa: «Vincerà la squadra che farà meglio la fase difensiva, dunque non parlo soltanto dei difensorima della squadra in generale. Estendendo l’analisi, condivido il fatto che chi prenderà meno gol potrà vincere il campionato».
KEVIN E SCHICK NO, KARSDORP SÌ – È più spigliato rispetto alle prime uscite stagionali. Sorride a più riprese, scherza con i cronisti, sinonimo di una serenità (ri) trovata: «Se vinciamo, parliamo di scudetto? Si può toccare ferro? Ambire a crescere è un piacere, non un dispiacere». L’unico dubbio della vigilia riguarda il ballottaggio tra Juan Jesus eFazio, rientrato per gli impegni con la nazionale argentina soltanto giovedì. Il tecnico non si sbilancia: «Gioca il più tecnico o il più veloce? Praticamente mi state chiedendo chi gioca tra i due… Devo valutare tante cose. In primis la squadra che si va ad affrontare, specialmente se questa ha giocatori piccolini e con grande tecnica. Poi ci sono le condizioni di Fazio, in base a questo deciderò. Non c’è solo il Napoli, ma anche un altro ciclo importante di partite». Chelsea in primis. Proprio in quest’ottica non rischia né Strootman né Schick: «Nessuno dei due sarà convocato. Valuteremo Kevin per la Champions, potrebbe essere recuperato. Su Schick invece non bisogna avere fretta, basta domande su di lui. Ora non possiamo più sbagliare. Io sono il primo responsabile e lo convocherò quando sarà all’altezza per disputare uno spezzone di gara, non per far felici gli altri. Karsdorp e Nura saranno a disposizione». Difficile essere più chiari. Anche su El Shaarawy, nessun giro di parole: «Sicuramente ci sono state delle valutazioni sbagliate. Abbiamo un ottimo rapporto con la Nazionale, mi auguro solo che non accada più».