Chi cediamo per primo? La domanda di giugno a Roma ormai è sempre la stessa e a volte riserva sorprese inaspettate. In attesa di rinforzare Napoli e Inter con Manolas e Dzeko, infatti, il primo a fare le valigie dovrebbe essere il capocannoniere dell’ultima stagione: El Shaarawy.
Il Faraone, in vacanza a Ibiza, volerà in Cina dove sarà ricoperto d’oro dallo Shanghai Shenhua. Il club dove milita l’ex interista Guarin ha offerto una cifra mastodontica all’attaccante: 15 milioni di euro a stagione per 3 anni. Impossibile dire di no. Nonostante l’Europeo e nonostante la continuità ritrovata in serie A dopo anni di alti e bassi. Stephan ha parlato telefonicamente con l’allenatore Sanchez e dopo qualche ora di riflessione ha detto sì.
Il fratello-agente di El Shaarawy si è occupato degli aspetti burocratici e fatto da intermediario per la Roma che ha chiesto 20 milioni. Lo Shanghai ne ha offerti 15 (bonus compresi), ma oggi dovrebbe arrivare la fumata bianca per una plusvalenza di circa 10 milioni. Il club giallorosso non può opporre resistenza visto che il Faraone ha il contratto in scadenza nel 2020 e poca voglia di rinnovare.
Si presenta, quindi, con una cessione il nuovo ds Petrachi ufficializzato ieri dalla Roma dopo un lungo braccio di ferro col Torino che come risarcimento ha ottenuto i giovani Freddi Greco e Bucri. Il dirigente salentino succede a Sabatini e Monchi e ha firmato un contratto fino al 2022. “La Roma rappresenta per me un’avventura ambiziosa e incredibilmente stimolante – ha dichiarato Petrachi – Conosco bene le aspettative di un club e di una piazza così importanti, proprio per questo ho accettato questa sfida”.
Che si presenta subito in salita. Il prossimo compito del ds sarà ora quello di impedire pure a Zaniolo di andare via. Tra pochi giorni si incontrerà con l’entourage del ragazzo che – terminata la negativa esperienza in under 21 – ieri era a La Spezia dal papà. Entro fine settimana Manolas passerà al Napoli da dove potrebbe arrivare Diawara mentre Veretout è in bilico proprio tra Roma, Napoli e Milan.
FONTE: Leggo – F. Balzani