A certificare il periodo che sta vivendo la Roma ci ha pensato l’account Twitter dell’Europa League: «Hanno vinto 8 delle ultime 10 gare disputate in tutte le competizioni». A fermare la squadra di Spalletti, dal 17 dicembre ad oggi, sono state soltanto la Juventus a Torino e la Sampdoria a Genova. Se si estende il discorso anche alla Coppa che riprenderà giovedì, nelle ultime 15 partite sono arrivate 12 vittorie, due sconfitte e un pareggio. Un ruolino di marcia importante, che però non ammette pause: in campionato la Juventus è avanti di 7 punti; in Coppa Italia c’è la doppia semifinale contro la Lazio; i sedicesimi di finale di Europa League contro il Villarreal non saranno una passeggiata. Negli ultimi anni la Spagna è stata povera di soddisfazioni per i colori giallorossi, come era capitato in passato proprio alla formazione allenata da Spalletti: nelle ultime due trasferte, tra Barcellona e Madrid, la Roma ha incassato 8 gol.
Anche per questo il tecnico sembra intenzionato a fare poco turnover: ieri a Trigoria, dopo la foto di gruppo scattata in un clima ottimo (tra battute e sorrisi), tutti in campo compreso Totti, che aveva saltato la trasferta di Crotone per influenza. Il capitano, che in Europa League ha giocato 4 partite su 6, di cui 3 dall‘inizio, non partirà titolare e rispetto alla formazione che ha vinto a Crotone ci saranno un cambio sicuro (De Rossi per Paredes), uno possibile (Perotti per Salah) e uno probabile (Alisson per Szczesny). In teoria dovrebbe toccare al brasiliano, portiere di tutte e due le coppe. Ma la sorpresa può essere dietro l’angolo, visto quanto Spalletti considera importante il polacco. Probabilmente il tecnico chiarirà il dubbio domani in conferenza. Quello che non va chiarito, invece, è che in difesa ci saranno gli inamovibili Fazio, Ruediger e Manolas, che da quando sono tornati a giocare insieme hanno di nuovo chiuso la saracinesca davanti alla porta. «Ma il merito non è solo nostro – ha detto il difensore argentino a Ultimo Uomo – perché De Rossi e Strootman, a centrocampo, fanno un lavoro importantissimo». L’olandese, che ieri ha festeggiato i 27 anni con tanto di torta a forma di maglia della Roma, giovedì sera ci sarà. È uno di quelli più in condizione ed è proprio Fazio a spiegare perché: «Negli ultimi mesi siamo cresciuti tutti, siamo in grande forma. Stiamo diventando una squadra sempre più unita, con tanta sicurezza e fiducia uno nell’altro». Fiducia è la parola chiave per affrontare questo mese di fuoco, che tanto, se non tutto, dirà della stagione. Ne ha persa un po’, almeno dal dischetto, Edin Dzeko. Se dovesse arrivare di nuovo un rigore, il bosniaco si farà da parte: al suo posto Perotti, in assenza di Totti; oppure uno tra De Rossi e Strootman. Rigorista è anche Florenzi, che per il rientro in prima squadra dovrà aspettare ancora un paio di settimane, probabilmente i primi giorni di marzo. Nessun problema ma «ordinaria amministrazione», come confermano sia da Trigoria che da Villa Stuart.