La formazione anti-Atletico Madrid è più o meno fatta. Di Francesco rimanda i cambi a Roma-Verona e propone, in Champions, la formazione che aveva già in testa prima dell’annullamento della trasferta sul campo della Sampdoria. Ma con la differenza che quella che andrà in campo martedì sera, in teoria, sarà una squadra fresca, che non ha giocato sabato ma che invece ha potuto lavorare a Trigoria, senza gli stress della partita e senza il peso del viaggio, non lungo ma pur sempre fastidioso. Dicevamo, formazione più o meno scontata: Alisson in porta dietro a Manolas e Juan Jesus, Kolarov a sinistra, i tre centrocampisti saranno Strootman, De Rossi e Nainggolan, in attacco Dzeko con Defrel e Perotti sulle fasce. Il vero dubbio, dunque, è su chi sarà il terzino sinistro in partenza. Di Francesco sta pensando seriamente e gettare nella mischia Florenzi, pur sapendo che non ha i novanta minuti nelle gambe, per via dell’inattività di ormai undici mesi. Di Francesco ha seguito i miglioramenti di Florenzi in questi mesi, al di là del positivo test di venerdì scorso contro la Chape. L’azzurro ha ritrovato fiducia, ora si sente sicuro e la sfida con la Samp, almeno a lui, avrebbe fatto sicuramente bene, perché gli avrebbe consentito di rompere il ghiaccio in una occasione intermedia e non in un big match di Champions contro una squadra tosta e – per dirla alla Sabatini – arrogante. Di Francesco è convinto che Florenzi abbia più disciplina difensiva rispetto a Peres, titolare a destra in questi mesi. E contro gente come Carrasco e Felipe Luis, forse, uno come Florenzi ci starebbe meglio, almeno pensando alla formazione iniziale. E’ chiaro che staffetta doveva essere a Genova e staffetta sarà contro la squadra di Simeone, perché comunque entrambi vengono da un infortunio e non sono in grado di reggere a cento all’ora per novanta minuti. La sensazione, stando a quanto riferito dallo stesso Di Francesco, è che la maglia da titolare martedì andrà a Florenzi.
IL PASSATO – L’ultima di Florenzi in Champions risale all’8/03/16, Real-Roma, escludendo quella successiva di Oporto 17 agosto (nel ritorno era assente), che però era “solo” un preliminare. L’ultima in Europa League, invece, il 20 ottobre scorso all’Olimpico con l’Austria Vienna da terzino. Quella di Florenzi terzino dovrebbe essere una soluzione del momento, in attesa del rientro a pieno regime di Karsdorp. Florenzi, e Di Francesco non lo ha mai nascosto, in partenza viene considerato più un centrocampista e all’occorrenza un esterno alto. In futuro si vedrà.
TERZINO DIFENSORE – Ma negli ultimi anni ha spesso fatto il terzino sia nei quatto (non benissimo) sia nei tre (tre e mezzo, diceva Spalletti), molto meglio. Peres è migliorato nelle giocate offensive e ha confermato i suoi limiti in quelle difensive. Karsdorp è tutto da vedere, lo scopriremo (e soprattutto DiFra lo scoprirà) in corso d’opera. «Ogni giorno che passa mi sento sempre meglio e sono pronto a dare il mio contributo alla causa Roma. A livello atletico stiamo lavorando tutti i giorni per migliorare la mia condizione. E’ ovvio che non sono al top, altrimenti sarei Superman, ma sono in una buona condizione e mi sento di poter aiutare la squadra. Poi deciderà l’allenatore come e quando, perché nessuno meglio di lui e del preparatore atletico sanno quanti minuti posso avere nelle gambe», le parole di Florenzi dopo la Chape. Decide il mister, dice. Una banalità ma che è pur sempre una verità. Decide Di Francesco e, a quanto pare, ha deciso.