“Abbiamo preso due gol che si dovevano evitare, non da grande squadra. Se vuoi andare lontano in Champions non puoi prendere questi gol, sono da piccola squadra”. La sconfitta di Plzen non è andata giù ai veterani della Roma, che nel post-partita non risparmiano l’autocritica e chiedono più coraggio e personalità ai compagni. Durissima l’analisi di Kostas Manolas, che non ha affatto gradito l’atteggiamento della squadra. “Non c’entra il fatto che la partita non fosse importante per la classifica, noi dobbiamo entrare in campo sempre per andare a caccia della vittoria e questa volta abbiamo perso contro un avversario inferiore a noi. Dobbiamo trovare coraggio per ripartire perché se continuiamo così è dura. Vedo una squadra che in allenamento sa cosa fare ma in campo non riesce a eseguirlo. Ci manca il coraggio, dobbiamo avere più personalità. Non abbiamo fatto una brutta gara ma alle prime due occasioni abbiamo preso due gol. Non possiamo dire sia solo sfortuna, significa che in questo momento non siamo all’altezza”. Il centrale greco non accetta che nel mirino finisca soltanto il reparto difensivo. “Ho sempre detto che non si difende in quattro, ma in undici. Per questo prendiamo sempre gol. Ogni azione dei nostri avversari è un pericolo, dobbiamo essere compatti e accorciare sugli avversari”.
Gli fa eco Alessandro Florenzi, entrato nel quarto d’ora conclusivo con la squadra già sotto 2-1: “Non penso sia un momento negativo solo del reparto difensivo ma della squadra. So che possiamo fare meglio ma metto la mano sul fuoco sul fatto che ognuno stia dando tutto ciò che ha. Eravamo qui per dare un piccolo segnale e far vedere che teniamo alla maglia e teniamo al club. Non parlo solo di allenatore e giocatori, ma tutta Trigoria deve remare verso la stessa direzione e dare qualcosa in più, per primi noi giocatori che non possiamo fare queste figure. Siamo delusi e amareggiati, dobbiamo trovare la soluzione”.
Il discorso di Florenzi prosegue con un tono molto simile a quello fatto da Di Francesco dopo il tracollo di Bologna, preludio alla rinascita nel derby di fine settembre, successo che a distanza di poco più di due mesi sembra lontanissimo: “Inconsciamente ci manca qualche certezza. Adesso ci deve essere gente tosta, che ha voglia di giocare il pallone con coraggio e personalità. In questo momento bisogna vedere l’uomo che ha la forza di osare la giocata. Per scendere in campo con la maglia della Roma serve personalità”. La settima sconfitta stagionale tra campionato e Champions pesa come un macigno sul morale, pur essendo irrilevante ai fini della qualificazione agli ottavi di finale: “Dobbiamo avere tutti la fame e voglia di giocare a pallone, di non avere paura di giocare a calcio. Non c’entra il gioco e non gioco. Possiamo buttare anche tutte le palle lunghe avanti, l’importante è vincere. Dobbiamo cercare di arrivare al quarto posto, che è il nostro obiettivo. Per noi la gara di domenica prossima deve essere come la finale di Champions”. L’incontro con il nuovo Genoa di Prandelli, in programma domenica sera, sta particolarmente a cuore anche a Manolas: “E’ una partita importantissima, delicata e dobbiamo solo vincere. Dobbiamo entrare in campo con la testa giusta per prendere questi tre punti fondamentali”.