Roma-Sassuolo è stata l’ultima partita del 2017, una gara che nella vita calcistica di Alessandro Florenzi avrà sempre un posto importante. Il 30 dicembre, il difensore giallorosso ha raggiunto quota 200 presenze: 165 partite in Serie A, 19 partite in Champions League, 9 partite in Coppa Italia, 6 partite in Europa League. Si piazza così al trentanovesimo posto nella classifica generale della storia giallorossa insieme al portiere brasiliano Doni. E proprio Florenzi fa il punto della situazione con lo sguardo rivolto all’anno che verrà…
Partiamo dalla fine. L’anno non si è chiuso nel migliore dei modi pareggio col Sassuolo… cosa è accaduto? “Si è vero, ci abbiamo provato fino all’ultimo e non ci siamo riusciti. Sarebbero stati tre punti fondamentali, ma adesso dobbiamo invertire subito la rotta e non vogliamo più sbagliare, non possiamo perdere altro terreno”.
Proprio contro il Sassuolo ha raggiunto il traguardo delle 200 presenze in maglia giallorossa. è un altro tassello importante nella sua carriera. Che significato ha? “Le duecento presenze in giallorosso sono un traguardo importante per me, sono tanto orgoglioso di far parte della storia della Roma. Cercherò di dare il meglio per farne tante altre”.
A quale delle 200 è più legato? “Quella che non scorderò mai è la prima; è il sogno che si avvera per ogni ragazzo che dà dei calci al pallone”.
La Roma non è nel miglior momento della stagione, non segna più tanto quanto produce e non quanto segnava nella prima parte della stagione… “È un momento delicato, non facile, abbiamo avuto dei passaggi a vuoto. Non ci manca nulla, ogni tanto non riusciamo a fare quello che vorremmo, ma dobbiamo lavorare duro per invertire questo trend negativo delle ultime due giornate. Ma sono sicuro che con il lavoro giornaliero ne verremo fuori”.
La squadra sembra avere due volti: una in campionato una in champions? “Abbiamo fatto risultati diversi tra la serie A e la Champions. Noi giochiamo nello stesso modo in entrambe le competizioni, ma forse in Champions abbiamo messo più attenzione. Abbiamo fatto un grande girone in Europa e dobbiamo continuare così anche nel prossimo turno contro lo Shakhtar Donetsk”.
Si riparte in campionato dall’Atalanta, un avversario tutt’altro che semplice… “Non è un avversario semplice e hanno messo in difficoltà gran parte delle prime del gruppo. Sono in una buona forma, hanno eliminato il Napoli in Coppa Italia proprio in questa settimana. Sono una squadra affiatata che ha buoni meccanismi e gioca un buon calcio da due anni a questa parte. La Roma dovrà fare quel qualcosa in più per portare a casa questa vittoria che sarà fondamentale per noi”.
Qual è il loro punto di forza? “Credo il punto di forza sia il loro gioco. Sanno essere uniti in campo e giocano uomo contro uomo. Sarà fondamentale quindi vincere i duelli”.
A proposito di duelli… lei avrà di fronte Gomez? “Non sono io a doverlo dire, è una delle loro pedine più forti. Non sarà facile, per chi lo avrà contro, io o chiunque il mister deciderà di mettergli di fronte. Non contano i loro singoli, noi vogliamo fare una grande gara per cominciare bene il nuovo anno”.
Il 2017 di Florenzi come è stato? “Iniziato malissimo e posso dire che sia finito bene perché sono tornato a fare quello che amo. Sono tornato a giocare a pallone e non posso che esserne contento. Io sono caratterialmente una persona che cerca sempre le cose positive in tutto quello che mi accade nella vita e gli ostacoli ci sono, l’importante è saperli superare”.
Nel periodo del recupero in campo cosa si ripeteva? “I giorni prima del rientro avevo una sola idea… pensavo solo al lavoro. Il lavoro è la chiave per arrivare a far tutto. Solo quello, ho cercato di lavorare il meglio possibile per tornare a disposizione della squadra e poter dare il mio contributo”.
Se dovesse fare un bilancio sul 2017 della Roma? “È stato un grande anno. Non abbiamo vinto lo scudetto, ma siamo arrivati al secondo posto in campionato e poi primi nel girone di Champions, speriamo di fare un grande 2018, magari cercando di fare qualche cosa in più dello scorso anno”.
La qualificazione in Champions diventa un importante trampolino di lancio per il 2018, quale è stato momento decisivo del girone? “Le due partite con il Chelsea: è fuor di dubbio che abbiamo fatto una grande partita a Londra e li abbiamo annientati qui a Roma con un secco 3-0. Abbiamo tenuto testa ai campioni d’Inghilterra”.
Nell’ultima gara contro il Qarabag siete rimasti in campo ad aspettare il risultato dell’altra gare… che minuti sono stati? “Sapevamo di aver passato il turno, ma siamo rimasti uniti a sperare di arrivare primi. Siamo un bel gruppo, come una grande famiglia. Ora ci aspetta un avversario fortissimo nel prossimo turno”.
Quando estratto Shakhtar cosa ha pensato? “Sono una squadra forte e non sarà facile giocare in Ucraina. Loro hanno battuto sia Napoli sia Manchester City in casa. Ma troveranno di fronte una squadra, la Roma, che vorrà dire la sua. Daremo il massimo per andare avanti”.
È stato anche l’anno del var? “Il gol contro il Sassuolo mi è stato annullato, giustamente. Per me il var porterà solo benefici nel calcio italiano e spero nel calcio in generale”.
Cosa si aspetta dal 2018? “Lo spero pieno di partite perché è quello che amo e voglio fare. Voglio dare il mio apporto per aiutare al massimo la mia squadra”.
Cosa manca alla squadra giallorossa per il definitivo salto di qualità? “Siamo già a buon punto. La Roma non dovrà cambiare tanto siamo una grande squadra e lo stiamo dimostrando anche se non abbiamo fatto bene nelle ultime uscite. Dovremmo essere ancora più squadra in tutto e per tutto, partendo dagli allenamenti fino alla partita. Dovremmo lavorare il più possibile per portare a casa la vittoria”.