La sorpresina di fine giugno, la diserzione di Manolas, ha messo in difficoltà la Roma che cercherà comunque, indipendentemente dal finale di questo intrigo di mercato, di rinforzarsi in tutti i ruoli. Compresa la difesa dove Monchi ha individuato nel giovane centrale argentino Foyth, classe ‘98 dell’Estudiantes, un investimento meritevole a prescindere. In Argentina chiedono 10 milioni ma si può chiudere a 8.
TRE CASELLE – Ma sono altre le priorità per Di Francesco, che aspetta due attaccanti e un terzino sinistro per completare l’organico a un buon livello qualitativo. La necessità di un mancino per la difesa è emersa a causa della volontà di Mario Rui, che all’allenatore andava benissimo come supplente di Emerson ma ha deciso di andare al Napoli. Monchi è tentato da un obiettivo ambizioso, lo spagnolo Bernat, che però guadagna moltissimo e sembra voler restare al Bayern Monaco. Un nome valido è sempre Darmian, che può giocare anche a destra, ma soltanto se il Manchester United abbassa le richieste.
ATTACCO – La ristrutturazione più evidente riguarderà però il reparto offensivo, depauperato dal commiato di Totti e dall’addio di Salah. E siccome il Sassuolo chiede la luna per Berardi, negli ultimi giorni Monchi è tornato forte su Thauvin, nazionale francese del Marsiglia. Costa 25-30 milioni e piace più di Suso, che pure il procuratore ha offerto a Trigoria trovando risposte tiepide dai dirigenti della Roma.
VICE DZEKO – Serve poi un surrogato di Edin Dzeko, che lo scorso anno ha pagato l’ipersfruttamento nonostante i 38 gol segnati in stagione. Di Francesco ha segnalato Gregoire Defrel, che all’occorrenza può scalare sulla fascia destra e che Monchi stima, mentre è molto più complicato arrivare a Kasper Dolberg, bambino-prodigio dell’Ajax: a 20 anni vale già 25 milioni