Eusebio Di Francesco al ballo dei debuttanti. Martedì il tecnico della Roma farà il suo esordio assoluto in Champions League, manifestazione che non mai ha conosciuto, neppure da calciatore. Nelle quattro stagioni in maglia giallorossa aveva giocato in Coppa Uefa. Quando l’anno successivo alla conquista dello scudetto la squadra di Capello approdò in Champions, Di Francesco era tornato al Piacenza, preferendo gli emiliani all’Atalanta, dove sarebbe potuto andare nell’operazione che portò Pelizzoli alla Roma. Il tecnico abruzzese è in buona compagnia: sono undici i debuttanti tra i trentadue allenatori impegnati. Tra questi undici va considerato anche Massimo Carrera, tecnico dello Spartak Mosca, che alla Juve aveva sostituito due volte Conte squalificato. Di Francesco da allenatore ha conosciuto le competizioni internazionali nella passata stagione, guidando il Sassuolo per la prima volta nella sua storia in Europa League.
STESSA GENERAZIONE – Avverte il fascino di questa competizione, il sorteggio non è stato facile, la Roma è capitata in un girone di ferro con Atletico Madrid e Chelsea favoritissima per la qualificazione. Diego Simeone e Antonio Conte li ha affrontati da calciatore, in sfide accesissime. L’argentino contro l’Inter e nel derby, opposto alla Juve l’ex commissario tecnico. Furono confronti carichi di tensioni e polemiche. Oggi li ritrova alla guida di due delle più grandi squadre europee, entrambi della sua stessa generazione. Conte è del 1969 come Di Francesco, Simeone di pochi mesi più giovane, essendo nato nell’aprile del ‘70. L’allenatore del Qarabag, Gurban Gurbanov, di tre anni più giovane di Eusebio, è esordiente come lui.
PRIMO ABRUZZESE – Martedì il battesimo nella più grande competizione europea. Ed è un motivo d’orgoglio anche per la sua terra. Di Francesco è il primo allenatore abruzzese che guida una squadra in una coppa europea. In dieci anni gli è cambiata la vita. Ne ha fatta di strada l’ex centrocampista azzurro e della Roma che nel 2007, dopo aver provato a fare il team manager alla Roma, era ancora in dubbio tra la panchina e la poltrona dirigenziale. Da ieri sta pensando all’Atletico. Prepara le partite con la massima attenzione, senza sottovalutare neppure i minimi dettagli.