Ai mister piace parlare di tattica…
“Si fa parte del nostro lavoro anche per spiegare meglio la dinamica di gara e delle scelte fatte”.
Roma contro il Chelsea, dal punto di vista dell’interpretazione è stata la migliore… “D’accordo perché credo che sia stata la partita che ha fatto cambiare la testa della squadra. Quando proponi qualcosa di nuovo si aprono spazi dietro. Ha dato forza a quello che io proponevo. Aver avuto la possibilità di lavorare con i ragazzi in ritiro darebbe stato importante. Col tempo ci siamo conosciuti meglio e siamo migliorati. Da una ricaduta abbiamo fato tesoro e speriamo non accada più”.
Chelsea-Roma… “Abbiamo fatto capire che con Kolarov, in linea con il nostro attaccante, la nostra aggressività. Magari tenendo stretto il terzino opposto”.
Si può riproporre sempre questa situazione… “Si, dipende anche dalla giornata tua e degli avversari. Importante stare bene fisicamente e dare delle sicurezze ai ragazzi. Non la prepari solo alla lavagna, in allenamento la parte dinamica è fondamentale”.
Heatmap (grafica, ndr) sulla partita contro il Chelsea… “Non sempre ci si riesce. Al di là di essere aggressivi è la capacità di rimanere corti a fare la differenza e non essere passivi. Vantaggio non essere passivi ed accettare il palleggio degli avversari, ti toglie forza e sicurezza”.
Richiede molta intensità… “Prima di tutto è mentale e poi viene l’aspetto fisico. L’alleni durante la settimana e la domenica col riSUltato e prestazione ti convinci. C’è stato il periodo dove abbiamo fatto un tempo bene e poi male, a intermittenza. Lì abbiamo letto le situazione male, quando perdiamo un po’ di freschezza magari ci possiamo abbassare un po’ ma dobbiamo rimanere sempre corti. E’ successo a Kharkiv dove nel primo tempo abbiamo recuperato tanti palloni, nel secondo tempo eravamo un’altra squadra”.
La pressione… “Quello che fa impaurire il calciatore è la pressione dell’avversario, se la si subisce troppo è finita. Ci sono squadre di qualità che escono dalla pressione e se tu dopo tre pressioni sbagliati non ce la fai, inizi a preoccuparti. Ünder, per esempio, ha sbagliato qualche uscita in Ucraina, Ismaily è un giocatore capace di cambiare gioco facilmente e se non lo pressi è libero di fare ciò che vuole. Serve densità dentro e recuperare prima palla. Se tu sbagli le pressioni ti cambia tantissimo, ti toglie densità in mezzo al campo dove riesci a recuperare palla e diventi più pericoloso”.
Heatmap contro il Napoli… “Momento particolare dove avevamo bisogno di risultati. Loro sono bravi a giocare tra le linee, normale che qualche imbucata te la fanno. C’è la qualità, le scelte dei calciatori che fanno la differenza”.