Ha vissuto momenti peggiori. Adesso che si comincia a vedere la sua Roma a Eusebio Di Francesco interessa soprattutto evitare cali di tensione. Contro l’Udinese può arrivare la terza vittoria di fila, mai nessun allenatore aveva cominciato con i suoi numeri al primo campionato alla guida di una grande. E non si fida dell’Udinese, che ha fatto soffrire il Milan e ha bisogno di punti per evitare la crisi tecnica. La Roma per restare nella scia di Juve e Napoli deve continuare a vincere, punta in alto e il suo allenatore non la ritiene inferiore alle prime della classe. Di Francesco non si nasconde: «Alleno una squadra forte, che può competere con Juventus e Napoli, anche se loro hanno dimostrato di avere in questo momento maggiore solidità, grazie alla continuità con i rispettivi allenatori. Noi invece abbiamo cambiato un insieme di cose, non solo in panchina, però sono convinto che pian piano stiamo recuperando terreno, convinzione e consapevolezza. È questo che secondo me mancava nella squadra e anche nell’ambiente. E queste vittorie ci devono dare ancora maggiore forza. Juve e Napoli sono già consolidate e competitive, noi dobbiamo proseguire il nostro percorso di crescita per avvicinarci sempre più a loro».
PERICOLI – I tre punti contro l’Udinese sono fondamentali per proseguire l’inseguimento, per continuare a crederci: «Questa partita rappresenta un’insidia, dobbiamo avere lo stesso atteggiamento avuto con Verona e Benevento in termini di determinazione, predisposizione e voglia di giocare insieme. Dobbiamo partire con la stessa forza. Davanti abbiamo un avversario con valori importanti rispetto alla classifica, un allenatore che prepara sempre al meglio le partite e oggi come oggi sta raccogliendo meno di quello che ha seminato». Ancora turn over, ma a un centravanti come Dzeko in questo momento non si può rinunciare. Così come ad Alisson e Kolarov, altri due titolari indiscussi, gli unici sempre presenti dall’inizio: «Anche contro l’Udinese giocheranno tutti e tre. Poi con Qarabag e Milan valuteremo in base alle condizioni, essendoci anche trasferimenti da tenere in considerazione. Adesso però è giusto sfruttare questo loro momento positivo e l’entusiasmo che hanno dimostrato di avere. Il turnover quando arrivano i risultati aiuta. Tutti sono indispensabili per raggiungere un obiettivo importante. Io dal primo giorno ho sempre parlato di collettivo, mai di individualità». Due giocatori per ruolo, nessuno può considerarsi titolare. Di Francesco tiene sulla corda i suoi uomini e dopo il chiarimento con Dzeko, adesso indica il bosniaco tra i top player del campionato: «Nella costruzione di questa Roma ci siamo basati più sul collettivo. Secondo me noi abbiamo giocatori importanti con determinate qualità. Dzeko può essere uno di questi, quando ci mette rabbia è fondamentale. I grandi giocatori ti fanno vincere le partite, ma meglio vincerle insieme. È questo che stiamo costruendo».
L’ATTESA – Di Francesco aspetta di poter inserire Karsdorp e Schick, i due acquisti più importanti. Entrambi sono ancora fermi per infortuni muscolari: «L’olandese ha avuto questo problema che ha frenato la sua crescita fisica. Vale per lui come per Schick, è importante allenarli bene prima di metterli in campo, senza fretta. È normale che li vorrei avere subito a disposizione per avere delle valide alternative, perché sono giocatori in cui sia io sia la Roma crediamo moltissimo e su cui è stato investito tanto. Però non sono ancora nella condizione giusta per essere inseriti». Forse sarebbe stato meglio non far fare a Schick quel quarto d’ora contro il Verona, ma c’era grande attesa nei confronti del centravanti ceco. Adesso Di Francesco aspetterà tutto il tempo necessario.