«Mi sembra di aver visto due squadre in campo, dopo aver preso il gol era da cambiarne tanti…». Di Francesco, pur sapendo che all’Olimpico il 13 marzo basterà l’1 a 0 per la promozione ai quarti, non accetta il black out della Roma dopo l’intervallo e soprattutto dopo il pari di Ferreyra: «Siamo calati un pochino, abbiamo dato campo a loro. Nel primo tempo si cercava di far male, nel secondo di gestire e non capisco cosa. Per questo non sono soddisfatto. Possiamo giocarci tutto al ritorno, peccato perché avremmo potuto concretizzare meglio. Prendere gol su una lettura facile per noi dispiace, ma non giustifica il finale di partita. Abbiamo commessi errori di inesperienza assurdi, anche da parte dei giocatori che hanno più esperienza e responsabilità. Non siamo stati presuntuosi. Ma non so spiegarmi la fragilità dopo il pari. Ci siamo disuniti e abbassati: questo mi fa arrabbiare. Non c’entra la concentrazione. La Roma non è abituata a giocare ogni anno la finale di Champions, dovremo individuare se è stato un problema fisico o no. Abbiamo perso tanti palloni con loro che, verticalizzando, diventano pericolosi. Nel secondo tempo siamo stati troppo sporchi nel palleggio e senza cattiveria. Magari all’Olimpico torneremo al 4-3-3, vedremo».
Non boccia Dzeko: «Sono certo che ci darà altre gioie, a partire dalla gara di ritorno. E’ stato bravo a mandare in porta Under e a volte i compagni non hanno premiato i suoi movimenti. Mi auguro che ritrovi il gol prima possibile: vive per questo». Esalta Alisson: «Le parate difficili le fa diventare facili, non fa tuffi per farsi vedere dagli altri, interpreta il ruolo come piace a me».