Il gol di Edin Dzeko, il settimo in altrettante gare in stagione, dopo solo un quarto d’ora sembrava aver già chiuso la pratica Qarabag. Avanti di 2-0 grazie anche alla rete di Manolas (per la società è il suo il gol numero 100 in Champions League), la Roma ha rischiato fino alla fine di veder sfumare una vittoria in trasferta che in Champions mancava dal 2010 (3-2 a Basilea, in panchina c’era Claudio Ranieri) e 2520 giorni. Con qualche sofferenza di troppo, però, la formazione giallorossa è riuscita a conquistare i tre punti. «Era più importante vincere -le parole del bosniaco-che giocare bene. Dovevamo chiuderla nel primo tempo ma il loro gol ha reso tutto più difficile. Abbiamo sofferto, ma tutti insieme come devono fare le grandi squadre, questa è una qualità in più. Non era facile vincere, anche se tutti lo credevano, forse abbiamo pensato troppo alla partita di domenica con il Milan, ma ce l’abbiamo fatta».
Soddisfatto, invece, Eusebio Di Francesco. «Quando si vince – le parole del tecnico – non c’è rammarico. Potevamo controllare la gara ed essere più concreti ma la Roma non vinceva da tanto in Champions ed era fondamentale farlo in un ambiente non facile. Abbiamo preso gol nell’unica occasione che abbiamo concesso». Il tecnico romanista respinge al mittente tutte le critiche. «Sicuramente potevamo fare meglio come gestione, ci siamo complicati la vita da soli. Non è un problema di mentalità, che va costruita con calma: non dobbiamo dimenticare che lo scorso anno questa squadra era uscita prima dei girone di Champions, ora siamo a 4 punti dopo due partite. Ce la godiamo e siamo contenti, poi faremo delle valutazioni tecnico-tattiche. E’ stata una trasferta molto dispendiosa, spero di riuscire a recuperare energie per la partita di domenica a Milano». Chi non si nasconde è Radja Nainggolan. «L’importante – le sue parole – era vincere. Sappiamo di non aver fattouna buona partita, ma contavano solo i tre punti. Ce li godiamo ma possiamo essere soddisfatti solo di quelli». I giallorossi hanno portato a casa il risultato, sofferto fino al termine. «Non è stato un problema di approccio perché abbiamo iniziato molto bene, siamo andati sul due a zero e abbiamo avuto più di un’occasione per il terzo gol, ma non abbiamo fatto vedere il nostro gioco. Il campo? Non ci sono scuse, dobbiamo guardarci e fare meglio. Pensavamo di vincerla facile, magari abbiamo sottovalutato qualcosa, ma l’importante era conquistare i tre punti».