La Roma comincia a contare i punti: «Vincere per rimanere in scia dei primi e sono d’accordo con Allegri: per il titolo bisogna fare 90 punti», dice Di Francesco. Segno che finalmente la sua squadra è salpata e guarda avanti, con fiducia, a testa alta, anche se il progetto tattico non è ancora limpidissimo. Il tecnico è stanco di sentirsi dare dell’integralista zemaniano («a questo punto facciamo integralista difrancescano!»). E siccome lo accusano di non curare abbastanza la fase difensiva è costretto a difendere la sua difesa: «Tutta la mia squadra fa movimenti difensivi».
I giocatori, chi più chi meno, hanno terminato l’apprendistato di campionato e ormai si sono fatti un’idea di ciò che li aspetta: «Per esempio non credo che sia consigliabile far partire dall’inizio Florenzi anche stavolta». Rimane che dopo Verona, la cui difesa (a proposito di difese) ha opposto una resistenza impalpabile e forse non dovrebbe essere usata come riferimento, i motori giallorossi si sono scaldati: la doppietta di Dzeko, il buon esordio di Ünder, il notevole ritorno di Florenzi. Qualche motore si è addirittura surriscaldato. A Nainggolan, già uscito malconcio con l’Atletico, s’è grippato l’adduttore e non è stato convocato per la partita di stasera a Benevento (ore 18). Mancherà anche Schick, che si fa male in continuazione, piccoli fastidi, puncicatine qua e là, ma una dietro l’altra: «Deve lavorare molto», spiega il coach. Al contrario di quelle dei compagni, le strutture dell’ex-doriano sono state dichiarate «ancora fredde e fragili», il ragazzo non ha effettuato una vera e propria preparazione e quindi gli verrà concesso il tempo necessario per recuperare la massima funzionalità. Tornando ai punti, il Benevento non ne ha visto ancora uno, 4 sconfitte, 10 reti subite, un solo gol fatto: «Eppure da quelle parti non si vince facile. Dovremo essere aggressivi». Finora nel Sannio s’è vinto solo di misura (Bologna e Torino). Piccolo esodo giallorosso: al Vigorito saranno in 1500. Molti meno (100) sono previsti per la trasferta di Champions in Azerbaijan. E pensare che a Baku il biglietto per lo stadio costa 1 euro e 50