Il mio derby si chiama Roma-Lazio e non viceversa. E così perché metà della gioia sta nel cantare l’inno della Roma e vedere commuoversi un intero stadio con me. La partita è sempre un susseguirsi di angosce, rabbia e gioia. Finisce in gioia perché quando riesco ad andare allo stadio la Roma vince quasi sempre, e quindi è più facile uscire e andare via nella sera a piedi in mezzo alla gente. (…)
Il giorno dopo non ho mai voce. Ma va bene così. Sempre urlando «Forza Roma», le sensazioni di Francesco Starace, dg dell’Enel e tifoso giallorosso.