E’ riuscito ad allontanare le critiche con i risultati e sapeva che questo era l’unico modo per farlo. Eusebio Di Francesco sa di avere una squadra forte tra le mani, che può far crescere con il gioco. I calciatori si stanno abituando ai suoi schemi e i successi aiutano a crederci. A Benevento altri quattro gol e per la quarta partita in questa stagione la porta è rimasta inviolata. Con Dzeko autore di una doppietta (e due pali) che ha tolto il broncio delle prime giornate. Di Francesco vede i progressi: «Dzeko si è avvicinato di più alla porta. Sono felice della crescita della squadra, sapevo che serviva tempo. Ovviamente non sono del tutto soddisfatto, dobbiamo essere meno superficiali, in alcune situazioni si rischia di perdere qualche pallone di troppo. Non dobbiamo farci illudere dal risultato, non ci vuole molto per far riaprire una partita».
L’ORGANICO – Gonalons ha superato l’esame e ha confermato che la Roma ha due titolari per ruolo: «La rosa è ampia e il turnover è valido quando si vince. E improponibile fare tre partite in una settimana con i ritmi attuali. Ho chiesto alla società due giocatori per ruolo per questo motivo. Non credo che Gonalons voglia tornare al Lione. Le sue parole sono state travisate, ha una disponibilità unica, vi inviterei a vederlo in allenamento. Gioca per la squadra, non per se stesso, e ci servono giocatori simili». Ora Dzeko non si lamenta più, ha segnato un’altra doppietta: «Ma non solo in queste ultime due partite, ha segnato anche con l’Inter e ha avuto altre occasioni, solo con l’Atletico ha tirato fuori qualcosa di diverso. Ci sono partite in cui l’attaccante si deve sacrificare di più, ma ha capito di aver sbagliato a dire quelle cose, dettate dalla frustrazione di aver toccato pochi palloni».
ÜNDER SERATA NO – Ieri si è visto quanto sia importante il gioco sulle fasce: «Mi piace che i miei esterni attacchino la porta e creino superiorità. Lo abbiamo fatto anche a destra, anche se Ünder non era in serata. Forse ho sbagliato anche io a riproporlo da titolare, ma mi sembrava la partita giusta. Sono soddisfatto di entrambe le catene e di Gonalons, che ha fatto un’ottima partita. La squadra mi è piaciuta. Ho visto miglioramenti, il mio gioco sta entrando nella testa dei ragazzi. La differenza tra gli allenatori la fa chi allena bene chi non gioca, non solo chi gioca». Il record di vittorie in trasferta è una piccola soddisfazione: «Le vittorie in trasferta non sono tutte mie, le condivido con Spalletti, ma io sono più per i traguardi raggiunti che per i record». E per raggiungere i traguardi bisogna vincere. Di Francesco chiede equilibrio: «A inizio campionato eravamo da scudetto, poi dopo la prima sconfitta da quarto-quinto posto… Il campo dirà la sua, le chiacchiere se le porta via il vento».