Il CEO della Roma parla in esclusiva di tanti argomenti sul presente e sul futuro giallorosso da Dubai dove ha presenziato la premiazione per il calcio del Globe Soccer Awards: “Il nostro allenatore è quello che ci serve per crescere e vincere, ha la penna in mano per il suo contratto. Francesco può giocare quanto vuole”-
Juventus “Nessuno è imbattibile. La Juventus è sicuramente un avversario molto ostico, così come lo sono altri. Perché noi oggi siamo secondi e guardiamo chi abbiamo davanti, ma dietro abbiamo un Napoli che gioca benissimo, abbiamo un Milan che ha fatto molto rispetto alle aspettative, c’è la Fiorentina, la Lazio, tante altre squadre che possono vincere ogni partita. La bellezza del campionato italiano è che ogni volta che scendi in campo puoi vincere o perdere con chiunque. Si poteva dire qualche tempo fa “salvo la Juventus”, ma oggi secondo me anche la Juventus ha dei punti deboli e delle difficoltà, è una stagione molto pesante per tutti. E’ facile perdere le forze, è facile fare dei passi falsi”.
Spalletti “Credo che Spalletti si convinca da solo, in base ai risultati che farà e che sta facendo e in base al lavoro quotidiano con la squadra. Lui ha detto all’inizio, sin da quando sono arrivato, che la penna per firmare il suo contratto era nelle mani dei suoi giocatori. Credo che questo sia assolutamente in linea col suo pensiero. Spalletti è un grande professionista, è un vincente, è una persona attentissima a tutti i dettagli, che è è proprio quello che serve per far crescere la Roma e lo sta facendo tutti i giorni. Quello che noi ci aspettiamo è che i risultati sul campo portino Spalletti a decidere di restare con noi. Bisogna capire cosa pensa lui essere sinonimo di successo. Io ritengo che vincere un trofeo è sicuramente auspicabile, importante e fondamentale per la crescita di questa società, ma ci sono tanti modi di arrivare secondi, tanti modi di perdere le finali, cosa che mi auguro di non vedere per quanto riguarda la Roma. Vincere aiuta a vincere, vincere un trofeo aiuta ad andare avanti contenti”.
Totti “Credo che Totti è totalmente un giocatore, è nel pieno dei suoi 40 anni, sta attraversando una stagione un po’ complicata da un certo punto di vista, ha avuto qualche infortunio ed è stato fuori qualche tempo. Mi ricordo che la prima partita vista all’Olimpico da amministratore delegato della Roma è stata la rimonta sulla Samp con suo rigore finale è ancora un giocatore in grado di fare la differenza. I quarant’anni portano la maturità psicofisica e quella di un grande capitano come Francesco. Sono sicuro che avrà tempo e modo per prendere la decisione migliore per la sua carriera. Francesco può giocare fino a quando vuole, anche Spalletti è in linea con questo. Deve essere consapevole di essere decisivo e importante. Non credo che accetterà di essere un giocatore se non può incidere. La Juve non è imbattibile come gli anni scorsi”.
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