Il caffè bevuto da Gasperini e Percassi ha reso la Roma nervosa. Altro due di picche (dopo Conte) incassato, ricerca di un’anima gemella per la panchina giallorossa ritornata al punto di partenza: l’Atalanta non ha liberato il suo alchimista ieri e non lo libererà, a meno di improbabili colpi di scena, nemmeno oggi, quando il presidente e l’allenatore si rivedranno di nuovo.
Non per parlare o per un altro caffè, ma addirittura per allungare il loro connubio, con un contratto nuovo di zecca e cospicuo aumento dell’ingaggio, fino al 2022. «Sono fiducioso», l’unica frase scappata di bocca a Percassi, pronunciata con un sorriso che era tutto in programma, all’uscita dall’appuntamento che ha ricucito il legame tra i due artefici del miracolo della Champions atalantina.
Parole pubbliche, accom- pagnate da altre più dettagliate in privato, che a Trigoria, Boston e Londra, tre dei vari centri di potere romanista, hanno fatto calare il sipario sul piano di una r voluzione affidata a Gasperini, che pure aveva dato un suo assenso di massima per un triennale a 2,5 milioni più bonus, e avviato le manovre per l’ennesimo piano alternativo.
Il nome più in voga nelle ultime ore è quello di Roberto De Zerbi: l’unico ostacolo (superabile), al netto delle valutazioni della Roma, sarebbe rappresentato da ancora un anno di contratto con il Sassuolo. Con Sarri e Allegri chimere apparentemente irraggiungibili, restano in lizza Giampaolo (non ancora contattato), Gattuso (libero da ieri e nelle mire di Lazio e di club esteri) e anche Mihajlovic (che ha momentaneamente messo in stand-by il Bologna).
FONTE: La Stampa – M. De Santis