Prove di Champions per i giallorossi. Si gioca al Comerica Park di Detroit, alle 2.05 della notte italiana, ma il gusto di Roma-Psg (diretta su Premium Sport) non cambia. E Di Francesco sembra già respirare l’atmosfera da big match: «Sarebbe stato meglio giocare una partita così importante più avanti, ma rispettiamo il calendario. E’ giusto esportare il marchio. Voglio vedere la giusta mentalità, dobbiamo scendere in campo per vincere. Non sarà facile contro una squadra che ha cambiato poco rispetto a noi». A preparazione in corso e coi nazionali che hanno appena ricominciato a scaldare i motori («ma hanno seguito un programma di 5 giorni a casa»), non sarà il punteggio finale a pesare: «Mi aspetto una squadra corta, è il mio primo obiettivo. Non possiamo giudicare dal risultato i valori in campo». Ma un gap c’è: «E vogliamo colmarlo. Ci sono forze economiche da un lato e dall’altro, noi ora non abbiamo punti fermi, sono tutti frettolosi, ma bisogna avere pazienza nelle trattative. Io sono sereno».
Oltre a Florenzi, non sarà disponibile El Shaarawy, alle prese con una lieve pubalgia. Gli altri nazionali sono ok: «Si sono presentati bene, non benissimo… Qualcuno giocherà dall’inizio, ne ho bisogno a livello numerico e di ruoli». Gonalons e De Rossi si daranno il cambio, il francese è carico: «Il Psg è difficile da battere, ma io mi sento bene, sono in condizione di dimostrare le mie qualità. Vogliamo far vedere quello che valiamo». Strootman promette: «Siamo pronti per ricominciare. I nostri dirigenti sanno come devono costruire una squadra. Faremo grandi cose anche quest’anno». Dopo la sfida, tutti a Boston da Pallotta, con Nainggolan – in attesa dell’incontro decisivo con il presidente per il rinnovo – in prima fila.