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. Non è una stazione radiofonica ma l’acronimo che racchiude la solidità della Roma, il trio di difesa confermato in blocco domani a Crotone. Rüdiger, Fazio e Manolas, guardando da sinistra a destra, aspettando di capire se Spalletti rilancerà Salah, con tutte le conseguenze tattiche della scelta.
IN BILICO – Se Fazio è ormai il comandante dell’ultima linea, se Rüdiger è il gigante versatile di cui è impossibile fare a meno, è diventato paradossalmente Manolas l’elemento più fragile del pacchetto. Perché è stato escluso per una valutazione tecnica a Genova, due partite fa, e perché il suo futuro non è definito. Anzi, le indiscrezioni di mercato e le esigenze finanziarie della Roma lasciano pensare che possa essere proprio Manolas il capitale di cui privarsi per arricchire il bilancio. L’Inter e diverse squadre inglesi si sono già mosse con il procuratore, ottenendo la disponibilità ad avviare una trattativa dal momento che ogni negoziazione con Trigoria è stata sospesa su input invernale del presidente Pallotta.
L’INTERVENTO – Ma una variabile può spostare a sorpresa l’equilibrio degli assi cartesiani: dopo la vittoria sulla Fiorentina, Spalletti ha più volte menzionato Manolas come esempio virtuoso di partecipazione alla partita, sollecitandone indirettamente l’adeguamento contrattuale. «Il contratto non va fatto a me ma ai giocatori importanti che ci hanno portati a questo livello: De Rossi, Strootman, Manolas…» diceva l’allenatore, così appassionato sull’argomento da lasciar supporre che la conferma in blocco di tutti i principali giocatori possa costituire una buona base per il rinnovo dello stesso Spalletti.
LA SITUAZIONE – Ma se gli accordi con De Rossi (in scadenza) e Strootman (2018) appaiono probabili, o addirittura scontati, l’aumento di stipendio promesso da oltre un anno a Manolas difficilmente andrà in porto. Oggi Manolas guadagna tanto (1,8 milioni netti a stagione più i bonus) ma meno di diversi compagni meno importanti di lui (a esempio il collega di difesa Juan Jesus). Per questo a volte sembra nervoso o infastidito. A ogni buon conto, i patti con la società sono chiari: a fine stagione, se arriva l’offerta giusta, quindi tra i 30 e i 40 milioni, le strade con la Roma possono anche dividersi con soddisfazione reciproca. «Se parte Manolas, prenderemo un difensore più forte» ripetono a Trigoria, ricordando le fortunate “successioni” di Marquinhos con Benatia e poi di Manolas con lo stesso Benatia.
IMPEGNO – Nel frattempo però, dopo la scelta poco produttiva di Genova, Spalletti non ne metterà più in discussione il ruolo nella formazione titolare nel ciclo molto impegnativo di partite che si profilano all’orizzonte: nel prossimo mese la Roma si gioca la possibilità di rimanere agganciata al treno-scudetto e nello stesso tempo di mantenersi in corsa sui fronti di Europa League e Coppa Italia.
TEST – Proprio per non trascurare alcun dettaglio, oggi Spalletti farà allenare la squadra a mezzogiorno per abituarla all’orario d’inizio della partita, fissata appunto per l’ora di pranzo: la partenza è fissata nel pomeriggio, con charter diretto a Lamezia Terme e poi trasferimento in pullman di un’ora e mezza fino a Crotone.