Un misto di emozioni, tra gioia e malinconia. È ciò che sta vivendo in queste ore Maxime Gonalons, da ieri a tutti gli effetti un giocatore della Roma. Le visite mediche, la firma del contratto quadriennale (scadenza 2021, a circa 2 milioni di euro netti a stagione), la conoscenza del centro sportivo di Trigoria e la prima intervista a Roma Tv. Il solito cliché, insomma. Non prima, però, di aver messo da parte 17 anni di vita, quelli trascorsi nel Lione. Così. «Al Lione devo tutto, come uomo e come calciatore – il commiato del centrocampista francese –. Avevo 11 anni quando indossai quella maglia per la prima volta, un sogno. Avrei voluto finire lì, ma questo è il calcio e ci tornerò il prima possibile».
L’ATTESA – Intanto, però, ora c’è la Roma e un’avventura tutta nuova. Già, perché Maxime non è mai uscito dal suo nido, in terra francese, e ora lo fa per provare a vincere qualcosa, visto che il ciclo del Lione d’oro (quello dei sette scudetti consecutivi) l’ha vissuto solo di striscio, da giocatore delle giovanili: «Sto per scoprire qualcosa di nuovo, non vedo l’ora di iniziare. La Roma è la miglior squadra d’Italia insieme alla Juventus, la Serie A è un campionato che fa per me. E voglio lottare per lo scudetto, vincere dei titoli e dimostrare di che pasta sono fatto». Già, in campo e fuori, lui che di personalità ne ha già dimostrata eccome finora. «Le mie caratteristiche? La capacità di giocare con entrambi i piedi, sono un centrocampista difensivo che ama il gioco fisico e che dà tutto se stesso per la maglia». Se queste sono le premesse, non faticherà a farsi voler bene anche a Roma. Lione può aspettare, almeno per un po’.