Il “like” alla pagina Instagram della Roma era già stato un indizio importante in vista del suo arrivo in giallorosso. La storia del percorso calcistico di Maxime Gonalons però, è degna di un romanzo. Il cammino di un ragazzo che ha saputo rialzarsi dopo aver combattuto e sconfitto un grave problema di salute. Ormai ex capitano del Lione, che l’ha cresciuto e consacrato nell’Olimpo del calcio europeo, Gonalons è il guerriero pronto a prendersi la scena all’Olimpico. Tatticamente intelligente, grintoso e con uno score totale di contrasti vinti sopra la media, il francese ha legato per anni la sua vita al club del presidente Aulas che nel 2012, quando la società stava vivendo una grave crisi economica, ha riposto tutte le speranze di crescita e successo della squadra su di lui e sugli altri giovani provenienti dal vivaio come Lacazette, Grenier e Umtiti.
UN DURO OSTACOLO – E pensare che la sua ascesa nel mondo del calcio si sarebbe dovuta fermare ancor prima di cominciare. Il centrocampista francese, nel 2008, all’età di 19 anni, è stato infatti colpito dal batterio dello stafilococco aureo che lo porta vicinissimo alla setticemia, rischiando anche l’amputazione di una gamba. Superato questo grosso ostacolo, Maxime è ripartito subito, senza mai abbandonare il sogno di potersi affermare quanto prima nel calcio professionistico. Nel 2009, dopo aver firmato il suo primo vero contratto con il Lione, cominciò la sua carriera. Giocatore di sostanza e di spessore a centrocampo, Gonalons, grazie alla sua abilità nel gioco aereo, riesce ad adattarsi al meglio anche come difensore centrale. Infatti, sempre nel 2009, proprio alla sua seconda gara giocata in Champions contro il Liverpool, realizzò il primo gol europeo, di testa, giocando proprio in quella posizione. Nel 2010 fu anche inserito tra i migliori calciatori nati dopo il 1989. Nel 2011 anche la gioia di vestire per la prima volta la maglia della Nazionale maggiore francese quando Laurent Blanc lo convocò per la prima volta facendolo esordire nell’amichevole giocata contro la Nazionale degli Stati Uniti d’America.