Tra Lione e Roma, in tutti i sensi. Tra il lavoro in solitaria a Trigoria, per cercare di trovare la forma migliore e meritarsi la permanenza in giallorosso e un breve ritorno a casa, sfruttando il riposo concesso da Spalletti. Clement Grenier sperava di avere un’occasione nell’ultima gara giocata contro il Sassuolo all’Olimpico, e sperava anche che la Roma andasse avanti in Europa League per avere, lui che in Coppa non poteva giocare, più occasioni in campionato. Ma è andata diversamente, il turno lo ha passato la squadra che ancora detiene il cartellino, lui ha dalla sua 10 partite forse 11 in caso di finale di Coppa Italia per convincere la Roma a riscattarlo.
CALENDARIO – In questo senso, i prossimi turni potrebbero dargli una mano, a patto di stare bene: ieri si è ancora allenato a parte, oggi dovrebbe rientrare in gruppo. Il derby di Coppa Italia e quello di campionato, la partita contro la Juve all’Olimpico e quella contro il Milan a San Siro sono, sulla carta, le più complicate, quelle in cui Spalletti difficilmente non schiererà, al netto di infortuni e squalifiche, De Rossi, Strootman e Nainggolan. Le altre, invece, dovrebbero consentire qualche cambio in più: Empoli in casa, Bologna, Pescara e Chievo fuori, Atalanta di nuovo all’Olimpico così come il Genoa all’ultima, autorizzano a pensare che per Grenier possa esserci più spazio rispetto alle due presenze, con 65’ giocati, messe insieme in questi primi due mesi romani. Contro la Fiorentina ha esordito a febbraio, contro il Palermo l’ottima partita dall’inizio il 12 marzo, poi di nuovo panchina contro la squadra di Di Francesco.
A CACCIA DELLA FORMA – Il problema non è il piede né il senso tattico, semplicemente il francese non ha ancora completamente il ritmo partita e la Roma, in questo momento, non può permettersi più di tanto di aspettare. Ha giocato appena 9 partite in tutta la stagione, di cui una con la Primavera, 204’ in totale e venerdì, nel test contro i baby di De Rossi, non è sceso in campo perché Spalletti ha preferito farlo lavorare a parte. Anche perché Grenier, che se fosse riscattato costerebbe alla Roma 3.5 milioni, ha capito che in A serve più corsa rispetto alla Ligue 1, e quindi meno regista e più mezzala, meno tempo per pensare, stessa voglia, però, di essere decisivo e ritrovarsi.
NUOVO PRESTITO? – A Roma si è perfettamente ambientato ed è convinto che, iniziando da capo la stagione con i compagni, potrebbe essere fin da luglio in grado di dire la sua. Ce la farà? Intanto, ha i mesi di aprile e maggio per convincere la Roma a sborsare l’assegno al Lione, con cui i rapporti sono ottimi, ma non è detto che debba farlo subito. L’ipotesi, a cui i club stanno lavorando, è quella di un rinnovo del prestito, magari con le cifre del riscatto da ridiscutere il prossimo anno. Quando si capirà se l’enorme talento di Grenier sarà di nuovo sbocciato.