Otto punti nelle ultime quattro partite, un gruppo che ha recuperato autostima, convinzione, voglia di crederci. La Roma è tornata in corsa per la Champions League, a cinque giornate dalla fine ha un solo punto di svantaggio nei confronti del Milan e un calendario sulla carta più favorevole. Claudio Ranieri in poco più di un mese e mezzo ha fatto un grande lavoro soprattutto sul piano psicologico. Ha parlato molto con i giocatori, ha voluto capire da loro i problemi affrontati nel corso di questa travagliata stagione. Ha cercato di ovviare ai tanti infortuni muscolari di questa stagione. A pochi minuti dall’inizio della partita contro l’Inter ha perso anche Manolas. I suoi allenamenti non sono pesanti, tutt’altro, durano un’ora al massimo. Prova a non fare altri danni, mantenendo una condizione accettabile evitando altri strappi.
Ha sistemato la difesa con il concetto di “difendere il castello”, tutti devono curare la fase difensiva, anche gli attaccanti. A Milano ha sostituito Ünder perchè non la faceva. Dal punto di vista tattico ha abbassato la linea difensiva di venti metri e grazie a questa accortezza elementi poco veloci come Fazio e Juan Jesus sono riusciti a fare bella figura a San Siro. Tiene tutti sulla corda, ma ci sono giocatori ai quali non rinuncia facilmente. Uno di questi è El Shaarawy. Sostituito a Ferrara dopo la lite con Dzeko, si è ripreso il suo posto ed è risultato decisivo nelle ultime due partite: assist per il bosniaco contro l’Udinese e gol che ha portato la Roma in vantaggio a San Siro.
Il tecnico è un estimatore del Faraone, da quando giovanissimo si impose nel Genoa. Manca poco più di un mese alla fine del campionato e Claudio Ranieri sta provando a centrare l’obiettivo per il quale è stato chiamato dai dirigenti a sostituire Di Francesco. Ma in queste cinque partite si gioca anche le sue carte per la Roma del futuro. I collaboratori di Pallotta sperano di convincere Conte o Sarri, ma sembra una missione quasi impossibile e allora Claudio il restauratore può avere qualche chance per restare sulla panchina giallorossa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo