C’è un caso che è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa. Riguarda la partita di ritorno degli ottavi di Champions League, quella che si giocherà ad Oporto fra il Porto e la Roma, il 6 marzo prossimo. La vicenda, che potrebbe finire davanti alla Commissione Disciplinare di Nyon, riguarda il prezzo dei biglietti riservati ai tifosi della Roma che vorranno assistere alla partita. Sulla base delle regole della Uefa, i biglietti di settori omologhi devono avere prezzi uguali. Per capirci: un biglietto in Curva Sud deve avere lo stesso costo di un tagliando per la curva Nord, ancorché questa sia riservata ai supporters della squadra avversaria. Questo dice la Uefa. Ed invece, pare che non sia così. Almeno, non dovrebbe essere così al do Dragao di Oporto fra poco meno di un mese.
PUGNO DURO – Ieri lo stesso presidente della Uefa, Ceferin, è intervenuto, a specifica domanda, sulla questione. Fra i due settori dello stadio del Porto (quelli riservati alla Roma vanno da S50 a S47), ci sarebbe una netta differenza di prezzo (50 euro contro 20 per i tifosi locali). Il numero uno del calcio continentale, appena rieletto, non ha lasciato spazio ad interpretazioni: «Abbiamo delle regole e sono già accaduti dei casi simili in questa stagione. In quelle circostanze abbiamo preso delle decisioni disciplinari, se sarà così anche questo caso, lo stesso verrà sottoposto agli organi competenti e ci sarà una sanzione».