La bolla Guardiola. Le bollicine di Conte. I balletti del Milan e della Roma. Se il finale di campionato si preannuncia già caldo per la qualificazione Champions e per la salvezza, da lunedì le temperature torneranno estive, praticamente roventi. Il meteo del calciomercato sbaglia di rado le previsioni, anche se nella prima bufera stagionale qualcuno resterà senza ombrello: Guardiola sì, Guardiola no, questo è il problema.
E va anche al di là della panchina futura della Juventus. Cosa è successo? Lunedì si è diffusa via social network la notizia di un accordo già fatto tra i bianconeri e l’allenatore del Manchester City. Il tam-tam mondiale è stato immediato e molto forte. La Juve ha smentito in maniera secca, se pur informale. Il club inglese ieri si è esposto pubblicamente attraverso l’avvocato modenese Alberto Galassi, membro del cda: «Sono rimasto molto sorpreso nel leggere una corbelleria enorme — ha detto a SkySport —.
L’allenatore vuole rimanere e ha altri due anni di contratto. (…) L’opzione Simone Inzaghi perde forza anche se il laziale ieri ha avuto un incontro con Lotito, ma ha preso tempo non accettando il prolungamento del contratto (per lui si parla di Siviglia e Milan). Il direttore dell’area tecnica Fabio Paratici è a Londra dove lavorano i due obiettivi principali della Juve come alternativa credibile ma non di prima fascia: la disponibilità di Maurizio Sarri, sotto contratto col Chelsea, è arrivata. Ma la trattativa non è ancora cominciata. (…)
La settimana dell’Inter, dopo la sfida da brividi all’Empoli che vale un posto in Champions entrerà nel vivo: ma prima di definire e annunciare l’arrivo di Antonio Conte la priorità è transare quel che resta del contratto di Luciano Spalletti, altri due anni a 4,5 milioni netti. La Roma ha ancora più fretta di ripartire e ricostruire: in pole resta Gian Piero Gasperini, anche se il presidente dell’Atalanta Percassi ha ribadito la volontà di tenerlo a Bergamo, dove però potrebbe finire Eusebio Di Francesco. La Roma segue con attenzione la vicenda Sarri-Juventus, perché l’ex tecnico del Napoli piace anche ai giallorossi. (…)
FONTE: Il Corriere della Sera