Non si muove una foglia. Certificato pure dal grande capo dell’Inter Beppe Marotta che, ieri, ha detto chiaro e tondo che «su Dzeko non ci sono novità». La cosa non può stupire perché il rialzo dell’offerta interista per il bosniaco, cifra arrivata a quattordici milioni pare pure con in più un milioni di bonus, la Roma l’ha rispedita al mittente, ribadendo come per il suo numero nove ci vogliano venti milioni di euro per poterselo garantire.
Venti milioni, peraltro, adesso, perché la cifra da qui ai prossimi giorni potrebbe dilatarsi con l’inserimento di ulteriori bonus. Il risultato è, appunto, che non si muove una foglia. Ovvero che Dzeko, tornato a disposizione di Fonseca per l’amichevole di oggi a Perugia, continua a lavorare vestito di giallorosso, Higuain con i colori bianconeri e Icardi in nerazzurro. E il via alla stagione ufficiale è sempre più vicino.
Per la verità, ieri, in fatto di centravanti, c’è stata la novità della cessione da parte della Juventus di Kean all’Everton pare per una quarantina di milioni. Ma nelle nostre vicende questo c’entra poco. Al contrario, invece, se si dovesse concretizzare lo scambio tra la stessa Juventus e il Manchester United con Lukaku in bianconero e Dybala all’Old Trafford. Le voci che si captano su radio mercato danno l’argentino disponibile al trasferimento e questo potrebbe far saltare il banco.
Perché l’Inter si vedrebbe costretta a virare su un altro centravanti (a parte Dzeko) che sempre le stesse voci indicano in Cavani (peccato che guadagni appena quattordici milioni di euro a Parigi) e perché, probabilmente, l’arrivo del belga alla corte di Sarri, potrebbe convincere definitivamente Higuain a mettere da parte la sua voglia di rimanere in bianconero.
La Roma, in questo senso, non può che stare alla finestra, forte comunque di un contratto con Dzeko valido ancora un anno, pronta pure a prolungarlo (almeno così dicono). Il bosniaco, però, non ha nessuna intenzione di prolungare, anche se ieri un segnale romanista è arrivato dalla moglie di Edin che, rientrando a Roma, ha twittato un «home, sweet home» che qualcosa vorrà pure dire. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri