La decisione della Roma di annullare il ritiro di Pinzolo era nell’aria da qualche giorno ma forse non tra i monti della Val Rendana dove la notizia è arrivata solo ieri mattina. «Abbiamo ricevuto una telefonata della Roma verso le 9.30 del in cui ci informavano che, dopo un colloqui con il nuovo allenatore, stavano valutando la possibilità di annullare il raduno – dice il sindaco Michele Cereghini – La cosa mi ha sorpreso molto perché quando nei giorni scorsi circolavano strane voci su una possibile disdetta ci siamo sentiti e mi avevano dato ampie rassicurazioni. Il club ci ha dato poco preavviso ma noi abbiamo messo in moto la macchina organizzativa ed era tutto pronto per ospitarli. Eravamo in contatto costante con la Roma che oggi giorno chiedeva aggiornamenti sullo stato dei lavori. Non capisco come si possa decidere di far saltare tutto a tre giorni dalla partenza».
La penale La decisione ormai è presa e la Roma è pronta a pagare le conseguenze della sua scelta. In ballo c’è una penale che il club dovrà pagare per aver rotto il contratto stipulato con gli enti, con il comune e con le aziente che si sono fatti carico di organizzare l’evento. «La Roma dovrà sicuramente pagare una penale ma non è solo quello il punto – continua il primo cittadino – Il mancato arrivo della squadra reca un enorme danno di immagine a Pinzolo. La città era stata già allestita con i colori giallorossi, tutto era pronto per ospitare la squadra e i tanti tifosi a seguito. Ci sentiamo stati presi in giro dalla Roma. Poi c’è stato un danno enorme all’indotto cittadino e quello è incalcolabile. Non basta una penale. Perché l’albergo che ha spostato le prenotazioni per accogliere il club adesso è in difficoltà e lo stesso le altre strutture che hanno accolto le prenotazioni dei tifosi che per la maggior parte saranno revocate. (…)
FONTE: Il Romanista – Dario Moio