Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, ha rilasciato una lunga intervista al supplemento del venerdì “Liberi Tutti” del quotidiano dove ha parlato anche del rapporto con il marito e con la famiglia. Queste alcune delle sue parole:
Lei e Totti siate il simbolo della famiglia italiana che resiste? “Si, ma senza sforzi: quando c’è la voglia di stare insieme tutto viene in automatico. L’amore, alla fine, è una cosa semplice”.
E’ stato un colpo di fulmine anche per Lei? “Per niente, non mi fidavo. In casa eravamo tre figlie femmine e mio padre è della Lazio: non avevo la soggezione del campione. Lui però è stato bravo a farmi capire che ci teneva”.
E Lei è stata brava a non essere solo la signora Totti? “All’inizio mi ha detto: “quando ci sposiamo smetti di lavorare e ti dedichi alla famiglia”. L’ho guardato negli occhi e gli ho spiegato che avrei lavorato: forse c’era un pizzico di gelosia. Ma ha capito che era una priorità e mi ha lasciato fare”.
Essere la moglie del Capitano l’ha agevolata? “Forse mi ha un po’ aiutata la curiosità che c’era intorno a noi. Ma ripeto, quando sei in diretta non ci sono santi in paradiso che tengano”.
Lo sa che siete ritenuti una coppia di potere? “Noi?”
Si, sposate preferenze e opinioni “Non lo sapevo. Viviamo in modo normale: non penso mai che se farò o dirò una cosa tutti mi seguiranno. Non vivo per gli altri, mi interessa la mia famiglia”.
Lei e Totti parlate inglese? “A livello scolastico. Io mi arrabatto quando provo a parlarlo e i miei figli mi ridono in faccia”.
Christian farà il calciatore? “Non lo so, per i miei figli ho scelto un’educazione che li renda liberi. Sono protettiva: chiamarsi Totti può essere ingombrante”.
La carriera di suo marito ha pesato sulla normalità? “E’ un mestiere che ci ha dato, più che toglierci. Forse a Francesco è mancata l’intimità con i figli in pubblico: non poteva andare al parchetto”.
Come sarà il Natale in casa Totti? “Con i parenti: il 25 siamo da me”.
Totti si è mai travestito da Babbo Natale per i bambini? “Impossibile, sarebbe stato scoperto. La gente lo riconosce anche quando indossa il casco”.