C’è una crisi da cui la Roma non è ancora stata capace di uscire: quella degli infortuni. Oggi pomeriggio contro il Torino, Di Francesco cercherà la 4ª vittoria consecutiva potendo contare su appena 14 titolari in buone condizioni. «Stiamo migliorando, ma non siamo guariti», ha detto l’allenatore, «quest’anno ci siamo riammalati spesso». Una frase che vale soprattutto per i tanti alle prese con guai vari: El Shaarawy e Nzonzi sono aggregati ma in condizioni precarie, Florenzi ha ancora la febbre alta, De Rossi, Perotti e Juan Jesus mancheranno per un po’. Tornerà Manolas, anche perché di Marcano – unica alternativa ai titolari, adesso – non si fida nessuno.
Tutto ciò ha convinto il ds Monchi a cambiare obiettivi sul mercato, dove la priorità non è più un centrocampista ma un difensore: l’Atalanta ha proposto di anticipare a gennaio l’affare Mancini, che la Roma ha prenotato per giugno. Ma Trigoria ha detto no: di soldi da spendere non ne ha. «Monchi cerca opportunità, ma se non ne dovesse trovarne meglio restar così che comprare tanto per farlo», l’idea di Di Francesco. Che in questa stagione ha perso spesso contro avversarie schierate con 3 difensori (Bologna, Spal, Udinese). Come il Torino di Mazzarri, imbattuto in trasferta. «Ma non è detto che giocheremo con il 3-5-2», dice il tecnico. Di certo ci sarà Belotti: la Roma pensa a lui per quando Dzeko partirà. In estate, se non arriveranno offerte prima.