C’è una massima del calcio moderno che ogni dirigente conosce a perfezione: il mercato non dorme mai. Sembra uno slogan banale, qualcosa da dare in pasto ai milioni di tifosi e appassionati che smaniano dal desiderio di capire chi arriverà, come sarà la squadra del futuro. Ma dietro alle parole ci sono i fatti e un lavoro che non conosce sosta, che viene sviluppato in silenzio e sottotraccia ogni giorno. (…)
La rivoluzione contiana partirà dall’attacco, dove l’ex tecnico del Chelsea e della Nazionale vuole due prime punte di spessore per il dopo Icardi, da affiancare a Lautaro Martinez, considerato più una seconda punta. Gli identikit sono quelli già noti da un po’, la novità semmai sta proprio nel fatto che il lavoro di Ausilio e Marotta ha messo l’Inter in condizione di poter affondare il colpo e tentare di chiudere sia per Edin Dzeko sia per Romelu Lukaku. Con un però: il doppio arrivo è vincolato alla cessione di Icardi e alla tempistica dell’addio dell’ex capitano.(…)
Il destino di Icardi interessa poco o nulla a Dzeko, promesso sposo ormai da diverso tempo. Il bosniaco e l’Inter hanno trovato un’intesa su tutto, manca soltanto l’interlocutore della Roma con cui parlare e imbastire una trattativa sul cartellino del giocatore, per cui i giallorossi chiedono venti milioni di euro. Ma finché la Roma non ufficializzerà il nome del nuovo direttore sportivo, la trattativa non potrà chiudersi.
Un’idea di massima sulla tempistica però c’è: Roma e Inter hanno tutto l’interessa a definire l’operazione entro il 30 giugno, perché chi incassa (la Roma) mette a bilancio subito l’intera cifra pattuita, mentre chi compra (l’Inter) può spalmare su più anni a partire dal bilancio successivo, quindi dal prossimo 1 luglio. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport