La cerimonia d’addio di Daniele De Rossi alla Roma continua a far parlare e a innescare polemiche. L’ultima riguarda un video pubblicato su centinaia di account Facebook e Instagram in cui viene immortalato l’abbraccio tra il centrocampista e Francesco Totti.
Al di là delle immagini commoventi, l’attenzione degli internauti si è spostata sull’audio di sottofondo: un orecchio attento, infatti, può distinguere la frase «Non volevo» che si confonde tra il frastuono degli applausi della gente, a cui è seguita una tipica espressione romana («m sua»).
Un botta e risposta che il pubblico dei social ha attribuito ai due capitani, per la precisione identificando in Totti la voce che avrebbe pronunciato «Non volevo», e nell’ex numero 16 la risposta il cui riferimento era il presidente James Pallotta.
Per tutta la mattina di ieri su Facebook e Instagram non si è parlato d’altro, migliaia di tifosi hanno condiviso il video che ha generato milioni di visualizzazioni fino ad arrivare sulle pagine web dei media nazionali. È a questo punto che il club ha preso in mano la situazione chiedendo al dirigente giallorosso se avesse detto o meno all’orecchio di Daniele quella frase. Totti avrebbe smentito, ma non ufficialmente.
Sui social ufficiali di Francesco è apparso solo un post in ricordo del 28 maggio 2017 (giorno del suo addio al calcio), mentre su quelli della società non c’è traccia di una presa di posizione. Un vero e proprio giallo: chi ha pronunciato quelle frasi? Forse un operatore tv, o qualcuno che era vicino a Totti e De Rossi, fanno sapere da Trigoria. Di certo l’ex numero 10 non era d’accordo con la scelta del presidente di dare il ben servito all’amico Daniele, e sussurrargli all’orecchio «Non volevo» non rappresenterebbe una novità così eclatante.
D’altronde durante la conferenza stampa d’addio dello scorso 14 maggio, Francesco ha preferito mettersi da parte lontano da tutti i dirigenti da cui ancora sta aspettando la risposta sul suo ruolo nella Roma. Nelle scorse settimane sembrava che Pallotta (e Baldini) si fossero convinti a nominarlo ufficialmente direttore tecnico, una carica che ancora non è arrivata e che Totti sta aspettando da ormai 2 anni.
FONTE: Il Messaggero