Un Mondiale da ottenere a tutti i costi. Domani c’è l’andata dello spareggio con la Svezia e De Rossi suona la carica: «Non possiamo sbagliare – spiega il centrocampista – conta passare il turno, non importa come. Una volta arrivati in Russia ce la giocheremo fino in fondo». Il capitano della Roma parla da leader e non usa mezzi termini: «L’eliminazione sarebbe una macchia per la mia carriera, ci tengo molto a giocare il quarto Mondiale. Al nostro interno abbiamo fiducia ma i tifosi devono sostenerci e lasciare da parte i campanilismi». Sarà un doppio confronto ad alta tensione ma De Rossi è un veterano del gruppo azzurro e sa come affrontare certe sfide: «L’esperienza conta ma non basta: servono anche rabbia, furore, lucidità e organizzazione. A 22 anni non mi tremarono le gambe quando giocai la finale di Berlino del 2006 e mi auguro che non succeda ai miei compagni».
L’avversario non può essere sottovalutato: «Siamo forti, probabilmente siamo migliori della Svezia, ma c’è comunque quel pizzico di paura che è necessaria. Ibrahimovic? Il fatto che non ci sia è un vantaggio perché anche a 40 anni e con una gamba rotta non lo vorrei mai contro». Ventura dovrebbe tornare al 3-5-2 con De Rossi davanti alla difesa al fianco di Parolo e Verratti. Sulle fasce i favoriti sono Candreva e Darmian, in attacco Immobile e Zaza. Dietro l’esperienza dei veterani: davanti a Buffon, spazio a Barzagli, Bonucci e Chiellini.