Itinerante, ok. Ma intanto si partirà da Roma, dallo stadio Olimpico. Trenta anni dopo quel Germania-Argentina che chiuse il Mondiale del 1990, l’incipit dell’Europeo del 2020 è nella Città Eterna. L’Olimpico dopo il 1990 non ha più ospitato competizioni per Nazionali, ma è stato messo a nuovo “solo” per Manchester-Barcellona, finale di Champions del 2009. Quella del 2020 sarà una competizione particolare, irripetibile (forse), pensata per il 60/o anniversario del torneo continentale. Saranno coinvolte 12 città d’Europa, tra queste, appunto, Roma, dove tutto comincerà. Euro for Europe, il nome che renderà unico il torneo tanto voluto da Platini. Già stabilite le città per i rispettivi gironi: gruppo A: Roma e Baku; gruppo B: San Pietroburgo e Copenhagen; gruppo C: Amsterdam e Bucarest; gruppo D: Londra e Glasgow; gruppo E: Bilbao e Dublino; gruppo F: Monaco e Budapest. Roma ospiterà pure un quarto di finale, a Londra si giocherà la finale. L’Italia non dovrà/potrà saltare questo appuntamento: dopo il Mondiale in Russia cominceranno le qualificazioni. Staremo a vedere. Per ora l’Italia non ha un allenatore ma già conosce le sue amichevoli (una di queste venerdì primo giugno 2018 alle 21 affronterà la Francia all’Allianz Riviera di Nizza).
TUTTI FELICI – L’annuncio ufficiale è stato dato a Nyon dopo l’esecutivo dell’Uefa. «È un risultato straordinario per tutta l’Italia calcistica», le parole di del presidente dimissionario della Figc, Carlo Tavecchio. Risultato straordinario, visti i tempi, sembra un parolone, diciamo che per Roma è una discreta soddisfazione, una consolazione. L’importante sarà esserci. «E’ stata riconosciuta alla Federcalcio l’efficacia della sua politica internazionale», ancora. Bruxelles è stata tagliata fuori dalle città ospitanti perché ufficialmente non sono state inviate le dovute garanzie per la conclusione in tempo dei lavori del nuovo stadio, ancora in fase di progettazione. Felice per il risultato anche il ministro dello sport, Luca Lotti: «Una bella notizia per l’Italia, frutto di un grande lavoro di squadra. Un passo in avanti per fare ripartire il nostro calcio», così ha twittato. A Lotti ha fatto seguito il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che disse no alle Olimpiadi 2024. «Roma ancora una volta al centro dei grandi eventi internazionali», il tweet del sindaco. L’ultimo dei contenti, Michele Uva, direttore generale della Figc. «Abbiamo avuto l’Europeo Under 21 del 2019 (si svolgerà in Italia e San Marino dal 16 al 30 giugno), un torneo che sta crescendo sempre di più, e prima ancora l’Europeo Under 20. Adesso ospiteremo la gara d’apertura che è seconda come importanza solo alla finale. Tutto questo è il frutto di un grande lavoro interno fatto con Evelina Christillin e Andrea Agnelli. Sono stati bravi, abbiamo lavorato di squadra e questo è un grande segnale di credibilità per il sistema calcio italiano costruito in questo ultimo anno».