Et Voilà. Di Francesco gli ha fatto i complimenti, in pubblico e in privato, dopo averne preparato con cura l’esordio. Non gli aveva concesso neanche un minuto nelle prime quattro partite stagionali, anche a causa del rinvio di Sampdoria-Roma, ma da ieri lo utilizzerà molto di più. E’ stata composta ma esaltante la prima di Maxime Gonalons in Serie A. Silenziosamente rumorosa, se ci passate l’ossimoro. Chiedeva palla, smistava, chiudeva, e soprattutto verticalizzava appena poteva: è tutto quello che chiede l’allenatore al playmaker perfetto.
NUMERI – Bisogna naturalmente considerare che la partita di Benevento era facile e che Gonalons ha potuto giocare quasi costantemente senza essere pressato. La libertà d’azione aiuta dunque a ragionare. Ma va anche incanalata nella direzione giusta. E lui, come si legge nelle statistiche analitiche del dopo-partita, è stato tante cose per la Roma: il giocatore che ha toccato più palloni, ad esempio, per un totale di 105, azzeccando 86 passaggi (il 91,9% di quelli tentati, molti dei quali in avanti). E si è fatto apprezzare pure nella fase difensiva recuperando 9 palloni (nessuno ha raggiunto questo risultato nella serata) e vincendo tutti i duelli aerei che gli è capitato di vivere in mezzo al campo. Quando in estate si autodefiniva «la sentinella della squadra» evidentemente parlava a ragion veduta.
INTRAPRENDENZA – E’ piaciuta, «tantissimo» per utilizzare le parole di Di Francesco, la sua presenza costante nel gioco. Gonalons, Max per chi frequenta Trigoria, ha chiesto costantemente il pallone, cercando la posizione giusta per facilitare la ricezione, e ha gestito con maestria i ritmi della manovra. Il pallone in verticale che ha mandato Bruno Peres a costruire il 2-0 non è isolato. Rientra invece in una ricerca continua di palleggio efficiente, mai virtuoso e fine a se stesso. Come direbbe Claudio Ranieri, i palloni che ti serve Gonalons hanno nome e cognome.
AMBIENTAMENTO – E’ stato il ventunesimo giocatore schierato dalla Roma – 21 è anche il suo numero di maglia dai tempi del Lione – ma scalerà velocemente le posizioni nella classifica dei minuti giocati. Con un centrale di centrocampo di cotanta qualità ed esperienza, Daniele De Rossi non sarà obbligato a spremere muscoli e articolazioni logorati dal tempo che passa. I due si alterneranno a seconda dei momenti di forma ma da ieri è chiaro a tutti (ammesso che qualcuno dubitasse) che Gonalons sia molto più di una seconda scelta.