(…) Gervinho contro la Roma: chi l’avrebbe mai detto? Dopo due anni e mezzo con la maglia giallorossa addosso, e dopo la parentesi in Cina, nemmeno lui avrebbe immaginato un giorno di tornare nel campionato italiano e sfidare quella che è stata una specie di mamma. «A Roma ho imparato la cultura calcistica, il modo di vedere e intendere il calcio con una certa intensità – ha dichiarato recentemente – La Roma è stata la squadra ideale per farmi capire cosa fosse il calcio per gli italiani. (…).».
Adesso, però, nei suoi pensieri c’è soltanto il Parma, la società che lo ha inseguito quest’estate, lo ha acquistato e gli ha consentito di rientrare in Europa. E anche se questa sfida contro i giallorossi per lui non sarà una partita come le altre, non c’è tempo né spazio per sentimentalismi o cose del genere. (….).
Ripensando alla sua carriera Gervinho aveva detto: «Quando ero alla Roma l’allenatore Garcia, un vero maestro, si raccomandava di correre e di non guardare, tanto prima o poi il pallone lanciato da Totti mi arrivava sui piedi». Il Parma non ha Totti (in Italia ci vorranno tanti anni prima di vederne uno come lui), però Gervinho, guidato dalla saggezza di Roberto D’Aversa, non si è mai sentito spaesato. Lo testimoniano i 5 gol realizzati finora. (…).