“La cosa più importante è che la squadra abbia vinto. Ovviamente sono felice, ma questo vale anche per la mia prestazioni, ho giocato 90 minuti e ho dato il mio contributo in entrambe le fasi. Sono soddisfatto dei miei primi sei mesi alla Roma. Sia fuori che dentro al campo mi vedono come un adulto ed è per questo che ho già fatto qualche passo in avanti, che è è necessario perché la Serie A non è un campionato facile”.
Un giudizio sui tuoi primi mesi alla Roma? “Sono soddisfatto dei primi sei mesi nel club. Sia in campo che fuori sto diventando un adulto perché ho fatto piccoli passi in avanti ed è necessario perché la Serie A non è un campionato facile: lottiamo duramente ogni gara per ottenere i 3 punti e non c’è nessuna gara facile. Specialmente in trasferta dove ogni gara è dura, anche contro le squadre che stanno nelle ultime posizioni. Sono squadre forti tatticamente, fisicamente e mentalmente”.
Anche fuori dal campo è cambiato qualcosa? “In Olanda vivevo con mia madre, mentre ora vivo da solo e mi ci sto abituando ma mi piace. E sono felice che spesso la mia famiglia venga da me. Loro sono qui con me ore perché domani partiremo per una breve vacanza”.
Cosa speri nel 2019? “Sono fortemente convinto della mia decisione di venire a Roma. Sto mettendo insieme minuti e passi in avanti, stiamo giocando meglio ogni settimana. I primi sei mesi quei personalmente sono stati buoni per me e e credo che sarò in grado di mostrare di più, sia io personalmente che noi come squadra, nel 2019. Il meglio deve ancora venire”.
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