Il Cagliari mette pressione a Nicolò Barella (e all’Inter), annunciando di aver trovato un accordo con la Roma («Ci hanno fatto un’offerta ancor più importante e abbiamo chiuso, ora il ragazzo si è preso un paio di giorni per decidere», le parole di Giulini, presidente dei sardi). Ora tocca al ragazzo dire la sua ma soprattutto ai nerazzurri, messi alle strette dal contropiede di Petrachi, che ha rilanciato (34 milioni più Defrel per il cartellino), arrivando ad offrire 500 mila euro di più al centrocampista rispetto al club di Milano (3 milioni più bonus).
Potrebbe non essere sufficiente, visto che Barella è da tempo d’accordo con Conte e sembra complicato possa cambiare idea. Un braccio di ferro nel quale si infilano i tifosi della Roma, intenzionati ad aiutare il club di Trigoria nel convincere il ragazzo. Da giorni, infatti, sotto all’ultimo post pubblicato dal ventiduenne su Instagram, si sono accumulati una valanga di messaggi di sostenitori giallorossi, per quello che sarebbe considerato un vero crac di mercato.
«Vieni alla Roma, campione», «Ti aspettiamo a braccia aperte», «Fai come Nainggolan e scegli noi», «Sarai il pilastro della nostra rinascita»: tantissimi gli appelli di questo tenore, corredati da cuori giallorossi in abbondanza. Nicolò tace, mentre, tra tanti dubbi, si gode le vacanze dopo l’Europeo Under 21 insieme alla moglie Federica con la quale ha già due bambine, Rebecca e Lavinia. Un’attesa che i tifosi (e Fonseca) sperano di non dover prolungare troppo, mentre da ieri si è ufficialmente conclusa, con l’arrivo di luglio, l’era di Totti e De Rossi.
I contratti di entrambi sono scaduti il 30 giugno e, per la prima volta dopo vent’anni, ci sarà un raduno senza nessuno di loro due (ha rinnovato invece Bruno Conti, ancora come responsabile delle Academy giallorosse). Oltre al sogno Barella, e all’annuncio di Diawara (pagato 21 milioni di euro al Napoli, e quinquennale a 2,2 milioni a stagione, mentre è impegnato in coppa d’Africa), c’è la questione legata a Higuain. La Roma deve prima sbloccare il trasferimento di Dzeko all’Inter (indispettita per la vicenda Barella), e poi può concentrarsi sulla possibilità di portare l’argentino nella capitale in prestito il primo anno, pagando metà stipendio (intero è 9 milioni).
Per liberarsi dell’attaccante, la Juve gli allungherebbe infatti il contratto a 4 anni, spalmando l’ingaggio che diventerebbe di 4,5 a stagione. Il ragazzo sarebbe intenzionato ad accettare solo dietro il pagamento di una buonuscita da 2 milioni, con la Juve che non si vuole piegare a tale richiesta.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza