La garra. Ecco, è quella che ci vuole nei derby. Il cuore in campo, grinta e voglia di non mollare mai fino all’ultimo. E la Roma a garra (argentina) non è messa per niente male. Fazio e Perotti, amici e compagni. Oggi come ieri: erano insieme a Siviglia e si sono ritrovati a Roma, senza mai perdersi in nazionale.
LA NAZIONALE – A proposito…. ieri l’Argentina ha giocato l’amichevole contro la Nigeria, l’ultima prima di ricominciare il campionato. Al di là del risultato (la nazionale di Sampaoli ko 2-4) in casa Roma gli osservati speciali erano Fazio e Perotti, che è entrato al 31’ della ripresa al posto dell’attaccante del Boca Cristian Pavon: un paio di spunti dei suoi sulla fascia sinistra e poco altro. Difficile entrare quando la partita è ormai compromessa. Usato con il contagocce da Sampaoli nelle due amichevoli, la Roma gongola e lo aspetta per preparare il derby. Sorrisone di Di Francesco, e non solo per Perotti. L’allenatore ritroverà un Fazio super riposato, perché dopo la panchina contro la Russia è arrivata anche quella di ieri con la Nigeria. 180’ senza togliersi la pettorina. Pronto per il derby. Perché dopo un inizio così e così, il difensore è tornato sui livelli dell’anno scorso. Giusto il tempo di abituarsi alla difesa a tre et voilà, il gioco è fatto. Oggi i due torneranno a Roma e sarà Di Francesco a valutare se e come farli allenare, come fa con tutti i giocatori che stanno rientrando dalle nazionali.
L’AMICIZIA – Amici inseparabili Fazio e Perotti. In Spagna erano i “Sevillistas”, poi le strade si sono separate: uno in Inghilterra, l’altro in Argentina, al Boca. Toccata e fuga a casa per sbarcare in Italia al Genoa. Magie e gol, finché la Roma non accende i riflettori su di lui e nel febbraio 2016 non lo porta in giallorosso. Passano sei mesi e… messaggino di Diego a Fazio: «Fede vieni? E’ fatta?» E’ fatta, è fatta. Prestito con diritto di riscatto esercitato poco dopo (4 milioni totali) ed ecco che i due amici si ritrovano ancora insieme, in giallorosso. Chi è questo Fazio? Chiedono i meno attenti. Starà bene? Pensano i più scettici. Ma ecco subito la benedizione del compagno: «E’ il miglior centrale d’Europa». Perché gli amici si difendono sempre. E quando le cose non giravano bene per Diego, Fede era sempre vicino a lui: «Resisti, ce la farai!». E ce l’ha fatta. Ce l’hanno fatta. Di nuovo insieme a Roma, come nel 2010. Sembra passata una vita quando i due amici – ai tempi giocatori del Siviglia – erano venuti nella capitale per un viaggio di piacere. Insieme anche lì, quasi per anticipare il destino. Testa al derby, ora. Garra e sudore per vincere con la Lazio e fare festa. Insieme, come sempre.