La maglia numero 10 di Francesco Totti è finita nello spazio grazie all’idea di Avio, gruppo internazionale leader nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali. La maglia è stata inserita nel vettore Vega, progettato e realizzato per il 65% a Colleferro, che è partito dal centro spaziale di Kourou, in Guyana francese, intorno alle 4 del mattino di ieri. Totti, sul suo profilo twitter, ha applaudito e ringraziato: «Occhi al cielo… magari si vede da quaggiù! Grazie Roma e Avio per questo omaggio spaziale». L’idea era nata sui social, soprannominata «una stella tra le stelle», ed è stata portata a termine anche se realizzarla è stato molto difficile. In un razzo destinato allo spazio, infatti, contano anche i millimetri e i grammi. Così la maglia è stata inserita all’interno della base del primo dei 4 stadi del vettore, quello con il carburante solido per il lancio e per vincere la forza di gravità. Così la maglia è in realtà arrivata a 59 km di altezza, tra la stratosfera e la mesosfera, dove il primo stadio si è staccato, polverizzandosi per l’attrito con l’atmosfera. Dettagli aeronautici. La sostanza è che Avio e la Roma hanno trovato il modo migliore per onorare la stella Totti.
